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Trump rassicura la lobby delle armi: “2° emendamento mai in pericolo”

Foto AP-LaPresse - Tutti i diritti riservati

“Avete un’amministrazione che combatte per proteggere il vostro secondo emendamento, lo proteggeremo. I diritti del secondo emendamento sono sotto assedio, ma non saranno mai in pericolo sino a quando io sarò il vostro presidente”, ha dichiarato il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, parlando alla conferenza della National Rifle Association a Dallas, in Texas.

Facendo riferimento ai recenti attacchi terroristici in Europa e Nordamerica, in cui sono stati utilizzati veicoli a motore per travolgere la folla, Trump ha poi dichiarato: “Se mettessimo fuori legge le armi come alcuni vorrebbero”, “dovremmo mettere fuori legge tutti i furgoni, tutti i camion, che sono le nuove armi dei terroristi”, “e anche le auto”.

Trump ha citato gli attentati di Parigi del novembre 2015, dicendo che nella capitale francese “nessuno ha armi” eppure ci sono state quasi 140 persone uccise dai terroristi. In proposito, ha aggiunto: “Se ci fosse stata una persona armata, il terrorista sarebbe fuggito” o ” sarebbe stato colpito e le cose sarebbero andate molto diversamente”. Ha poi citato Londra, facendo riferimento agli accoltellamenti avvenuti recentemente nella città britannica: “Un ospedale è diventato una sorta di zona militare di guerra a causa degli accoltellamenti”, “non hanno armi da fuoco ma hanno coltelli”. Ha anche parlato di Chicago, negli Stati Uniti, di cui ha detto che ha “le più severe leggi” sulle armi da fuoco, eppure “sapete bene ciò che sta accadendo”.

Il presidente si è detto contrario a eliminare le armi dalle scuole, facendo riferimento all’attacco a una scuola di Parkland, in Florida: “Crediamo fermamente nel consentire a insegnanti altamente addestrati di portare armi nascoste”, i docenti devono avere la possibilità di proteggere gli studenti da potenziali attacchi nelle loro scuole, e allo stesso tempo “vogliamo guardie di sicurezza altamente addestrate”. “Dobbiamo assicurarci di fare la differenza”, ha proseguito, “la mia amministrazione ha promosso una massiccia strategia per la sicurezza delle comunità”, tra cui con finanziamenti per la sicurezza pubblica. Inoltre, ha criticato le zone ‘gun-free’ nelle scuole, dove cioé l’ingresso con armi da fuoco è vietato, dicendo che esse rappresenterebbero un invito agli assalitori armati. “Questa scuola è una zona senza armi è come dire vieni e prendici”, ha detto dal podio.

Trump non ha fatto alcun riferimento alle precedenti proposte, fatte da lui stesso, come l’innalzamento dell’età minima per comprare armi da fuoco, o sull’aumento dei controlli sulla storia personale per i potenziali acquirenti, o ancora su riforme delle leggi con maggiori controlli in materia, ma ha citato invece il testo firmato in legge con cui ha previsto 2 milioni di dollari per il finanziamento delle misure di sicurezza scolastiche. L’Nra è contrario ai maggiori controlli sull’acquisto delle armi, mentre è favorevole all’imposizione di misure di sicurezza più rigide negli istituti scolastici. Il presidente ha inoltre nuovamente criticato il fatto che il 19enne che ha sparato nella scuola di Parkland avesse dato vari segnali di squilibrio e di intenzione di uccidere, ma che queste “bandierine rosse” sono state ignorate. La sua amministrazione, ha detto, “lavora per migliorare i sistemi di avvertimento preventivi”.

Poi un riferimento all’immigrazione: “Abbiamo le leggi peggiori al mondo in materia“, “certamente sono state scritte da persone che non amano il loro Paese”. “Dopo anni passati a difendere i confini degli altri Paesi”, ha proseguito Trump ottenendo un sonoro applauso dal pubblico, “dobbiamo iniziare a difendere il nostro Paese e i nostri confini”. “Avete visto i migranti irregolari entrare dal Messico, molti dal Centramerica”, ha proseguito il presidente americano, affermando: “L’immigrazione illegale deve finire. Avremo dei confini forti, delle leggi forti, le persone entreranno per merito”, “non lasceremo che la nostra nazione sia sopraffatta”.

Il presidente ha infine ringraziato il cantante Kanye West, che ha twittato e parlato del proprio sostegno al repubblicano, per l’aumento della sua popolarità nell’elettorato afroamericano. “Comunque, Kanye West deve avere qualche tipo di potere, perché probabilmente avete visto che ho raddoppiato il dato sulla mia popolarità tra gli afroamericani. Siamo passati da 11 a 22 in una settimana”, ha detto in proposito il repubblicano. Tanto che, ha aggiunto, “persino i sondaggisti” hanno creduto si trattasse di un errore.

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