Donald Trump si difende dalla accuse di aver collaborato con la Russia e attacca sullo shutdown rifiutando la proposta dei democratici di far ripartire almeno un pezzo della pubblica amministrazione Usa.
Russiagate – l presidente dice di “non aver mai lavorato per la Russia” e si scaglia contro le rivelazioni del New York Times sull’apertura (nel 2017) di un’inchiesta dell’Fbi che puntava a stabilire se il repubblicano avesse lavorato per conto di Mosca. “Chi ha lanciato l’inchiesta l’ha fatto, immagino, perché avevo rimosso Comey (l’ex direttore dell’Fbi; ndr)”, ha detto Trump alla Casa Bianca. Il Washington Post ha riferito nel fine settimana anche che il presidente avrebbe tenuto i collaboratori all’oscuro delle proprie conversazioni private con il leader russo. “Non ho mai lavorato per la Russia. Voi lo sapete”, ha detto Trump ai giornalisti, “èE’ una disgrazia anche solo che facciate questa domanda, è tutto una grande montatura”. Ha aggiunto, a proposito della sua relazione con l’omologo russo, Vladimir Putin, di aver quel “tipo di incontri faccia a faccia con tutti i leader” e che il suo “avere una buona relazione con quasi tutti è una buona cosa, non una cosa negativa”. Non è chiaro quali siano state le conclusioni dell’indagine dell’Fbi, né a che punto siano, mentre Trump è al centro anche delle indagini sul Russiagate guidate dal procuratore speciale Robert Mueller, che indaga sulla possibilità che il Cremlino abbia lavorato per influenzare le elezioni presidenziali del 2016 e sull’eventuale collusione tra la campagna elettorale del repubblicano e Mosca.
Cina – “Credo che saremo in grado di fare un accordo con la Cina”: ha detto oggi Donald Trump parlando ai giornalisti alla Casa Bianca, spiegando che i colloqui tra le due maggiori economie stanno procedendo bene e provocando una forte limatura delle perdite in Borsa.. Nel 2018 l’avanzo commerciale della Cina nei confronti degli Stati Uniti è cresciuto del 17,2%. Nonostante i dazi imposti dall’amministrazione Trump, le esportazioni verso gli Usa, sono cresciute dell’11,3% a fronte di un aumento dello 0,7% delle importazioni, portando il surplus a 323,3 miliardi dai 275,8 miliardi del 2017, secondo quanto mostrano i dati doganali. Un segnale di come le misure volute dalla Casa Bianca stiano impattando sul commercio tra Cina e Stati Uniti è comunque arrivato dai dati di dicembre, che hanno registrato un netto calo dell’export partito dal paese asiatico verso la prima economia mondiale.
Shutdown – Prosegue lo shutdown più lungo della storia degli Stati Uniti. Oggi Trump ha rifiutato una proposta del senatore repubblicano della South Carolina Lindsey Graham, sua alleato e consigliere per riaprire per tre settimane la pubblica amministrazione americana e prendersi quel tempo per vedere di accordarsi con i democratici sul muro al confine con il Messico che, in questa fase, è una vera e propria fissazione per il presidente. “Ho respinto la proposta” ha detto Trump.