“Se Cuba non è disposta a siglare un migliore accordo per il popolo cubano, il popolo cubano-americano e gli Stati Uniti, metterò fine all’accordo”. Lo scrive su Twitter il presidente eletto degli Usa Donald Trump. Sabato, il giorno dopo la morte di Fidel Castro, il magnate newyorkese ha definito il ‘Lider Maximo’ un “brutale dittatore” che “opprimeva il suo popolo” e che lascia in eredità “un patrimonio di sparatorie, rapine, sofferenze inimmaginabili, povertà e negazione dei diritti umani fondamentali”. Quindi Trump ha promesso che il suo governo farà “tutto il possibile per garantire che il popolo cubano possa finalmente iniziare il suo percorso verso la prosperità e la libertà”. “Mentre Cuba rimane un’isola totalitaria, la mia speranza è che oggi si segni un allontanamento dagli orrori supportati per troppo tempo e si vada verso un futuro in cui il meraviglioso popolo cubano finalmente possa vivere nella libertà che merita”, ha aggiunto.
IL TENTATIVO DI OBAMA. Da dicembre del 2014 i governi di Obama e Raul Castro hanno ristabilito le relazioni diplomatiche, hanno aperto le ambasciate nelle rispettive capitali e hanno riavviato i voli commerciali diretti fra i due Paesi. Ma Obama, che è alla fine del mandato, non è riuscito ad avere l’appoggio sufficiente affinché il Congresso Usa rimuovesse totalmente l’embargo imposto a Cuba oltre mezzo secolo fa. Spetta infatti al Congresso, che è a maggioranza repubblicana in entrambe le camere e che continuerà così anche nella prossima legislatura a seguito delle elezioni dello scorso 8 novembre, smantellare le diverse leggi che costituiscono la cornice dell’embargo.
INIZIATE COMMEMORAZIONI ALL’AVANA. Intanto sono iniziate alle 9 ora locale (le 15 in Italia) le commemorazioni per rendere omaggio a Castro, scomparso all’età di 90 anni. All’Avana, dove per due giorni resterà esposta l’urna con le ceneri, il memoriale a José Martí di Plaza de la Revolución ha aperto le porte per coloro che vogliono rendere omaggio al lider maximo. Alle 9 sono stati sparati 21 colpi di cannone a salve, sia all’Avana sia a Santiago. Colpi che si ripeteranno, uno all’ora dalle 6 alle 18 fino al 3 dicembre. Il periodo di lutto si chiuderà con l’inumazione delle ceneri a Santiago domenica 4 dicembre. Dopo i due giorni di commemorazioni a L’Avana, le ceneri del lider maximo partiranno alla volta di Santiago scortate dall’esercito. Domani alle 19 ora locale (l’una di notte in Italia), il momento più importante del ricordo di Castro a L’Avana, con una grande adunata, sempre in Plaza de la Revolución.