Quando ha lanciato il suo attacco contro l’Ucraina, il presidente russo Vladimir Putin era in cura contro il cancro ed è stato probabilmente influenzato dai farmaci nella decisione. A dirlo in un’intervista con ‘Berlingske’ è il servizio di intelligence della Danimarca. Secondo il responsabile del team di analisi che si concentra sulla Russia “le manie di grandezza sono uno degli effetti collaterali noti del tipo di trattamento ormonale che stava seguendo“. Non può essere “una certezza” ma “credo che sia stato influenzato nelle sue decisioni”, ha dichiarato.
Dall’inizio dell’invasione russa ci sono state crescenti speculazioni sulla salute di Putin. Gli 007 danesi non credono che Putin soffra di una malattia terminale, ma piuttosto di gravi dolori cronici a seguito di diverse cadute e incidenti. Vari media hanno riferito che Putin ha sofferto dei postumi di una caduta da cavallo negli anni 2000. Più di recente, sembra che negli ultimi due anni abbia subito anche infortuni praticando lo judo e hockey su ghiaccio. “Si tratta di un dolore cronico di cui soffre ormai da tempo – ha spiegato la fonte – ecco perché tende a sedersi e ad afferrare le cose con forza. È per alleviare il dolore”. Allo stesso tempo l’intelligence di Copenaghen ritiene che Putin avesse precedentemente una forma di cancro e che fosse in cura quando è iniziato il conflitto. Gli 007 non credono che il leader del Cremlino sia in pericolo di vita a causa di questa malattia ma nel tempo questo potrebbe portare le élite russe a decidere di aver bisogno di un uomo più forte al timone. “Abbiamo la ferma impressione che una parte dell’élite si renda conto di essere sulla strada sbagliata”, viene spiegato.