Si continua a combattere senza sosta in Ucraina dove siamo al 54° giorno di conflitto e dove continua senza tregua l’offensiva dell’esercito di Mosca. Drammatica la situazione a Mariupol, come testimoniato dal ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba: “La città non esiste più”. E l’esercito russo ha chiuso ogni ingresso e ogni uscita della città. Martoriata anche Kramatorsk. Il presidente Volodymyr Zelensky è tornato nelle ultime ore a chiedere all’Occidente più armi, descrivendo “ogni ritardo” nelle forniture come un “permesso alla Russia di uccidere gli ucraini”.
IN AGGIORNAMENTO
7h57 – Kiev: “205 bambini uccisi da inizio guerra, 362 feriti”
Sono 205 i bambini rimasti uccisi dall’inizio della guerra in Ucraina e oltre 362 quelli rimasti feriti. Lo riferisce l’ufficio del procuratore generale ucraino, citato dal Kiev Independent. Il giornale sottolinea tuttavia che i numeri reali si pensa siano più alti, dal momento che questi dati non includono le vittime registrate nelle zone in cui le ostilità sono ancora in corso e in quelle occupate.
7h25 Ong: “150 bambini portati via da Mariupol da russi con la forza”
Il gruppo per i diritti umani Crimean Human Rights Group denuncia che l’esercito russo ha portato via con la forza da Mariupol 150 bambini, 100 dei quali erano in ospedale perché malati e feriti. Lo riporta l’agenzia di stampa ucraina Ukrinform. Secondo Petro Andriushchenko, consigliere del sindaco di Mariupol, citato dalla stessa Ukrinform, la maggior parte dei bambini è stata portata via dagli ospedali dove si trovava senza i genitori, ma i bambini rapiti non sarebbero orfani perché “gli orfani, insieme allo staff degli orfanotrofi, sono stati evacuati da Mariupol il 24 e 25 febbraio”.
7h16 – Zelensky: “Ritardo armi è permesso a Russia per ucciderci”
“Ogni ritardo nelle armi, ogni ritardo politico è un permesso per la Russia di togliere la vita agli ucraini. Così interpreta la Russia”. È quanto ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nel quotidiano messaggio serale al Paese. “Siamo in costante contatto con i partner. Siamo grati a coloro che aiutano davvero con tutto ciò che possono. Ma coloro che hanno le fornitura devono sapere che il destino di questa battaglia dipende anche da loro. Il destino delle persone che possono essere salvate”, ha dichiarato il presidente ucraino, aggiungendo che “il 53° giorno di guerra è finito e da 53 giorni aspettiamo risposte su alcuni punti delle nostre richieste di armi. E alcune risposte sono formulate in modo che la consegna possa iniziare solo a maggio”.
7h05 – Zelensky: “Russi preparano offensiva nell’est”
I russi preparano un’offensiva nell’est dell’Ucraina che “comincerà nel prossimo futuro”. Lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nel quotidiano messaggio serale al Paese.