Il presidente della Bielorussia, Alexander Lukashenko, stretto alleato del presidente russo Vladimir Putin, è atteso a Pechino oggi per l’avvio di una visita di Stato di tre giorni, che giunge mentre aumentano le tensioni geopolitiche per l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. La Cina afferma che la visita è una “opportunità per promuovere l’ulteriore sviluppo della cooperazione a tutto tondo tra i due Paesi”, ma giunge in un momento in cui crescono le preoccupazioni che la Cina stia considerando l’ipotesi di fornire assistenza militare alla Russia, cosa che, secondo le autorità degli Stati Uniti, comporterebbe gravi conseguenze. La Cina ha definito le accuse degli Stati Uniti una campagna diffamatoria, affermando di essere impegnata a promuovere i colloqui di pace e accusando Washington e i suoi alleati di aver alimentato il conflitto fornendo all’Ucraina armi difensive. “Gli Stati Uniti non hanno il diritto di puntare il dito sulle relazioni tra Cina e Russia. Non accetteremo in alcun modo le pressioni e le coercizioni statunitensi”, ha dichiarato lunedì la portavoce del ministero degli Esteri cinese, Mao Ning, durante il briefing quotidiano.
Pechino sostiene che mantiene una posizione neutrale nella guerra in Ucraina, ma ha anche affermato di avere un’amicizia “senza limiti” con la Russia e si è rifiutata di criticare l’invasione di Mosca, o anche solo di definirla tale. Ha accusato gli Stati Uniti e la Nato di aver provocato il conflitto e ha condannato le sanzioni contro la Russia. La scorsa settimana queste sanzioni sono state estese a una società cinese nota come Spacety China, che ha fornito immagini satellitari dell’Ucraina ad affiliati del Gruppo Wagner, contractor militare russo privato di proprietà di uno stretto collaboratore del presidente russo Vladimir Putin. Ed è stata presa di mira anche una filiale lussemburghese di Spacety China.
La Bielorussia ha sostenuto fortemente Mosca e ha permesso che il suo territorio fosse usato come terreno di sosta per l’invasione iniziale dell’Ucraina un anno fa. La Bielorussia continua a ospitare truppe, aerei da guerra e altre armi russe. La Cina mantiene da tempo stretti legami con Lukashenko, l’unico presidente bielorusso da quando la carica è stata creata nel 1994. Lukashenko ha represso le proteste del 2020 per la sua contestata rielezione in un voto che l’opposizione e i Paesi occidentali considerano fraudolento. Nonostante la brutalità, la repressione di Lukashenko non sembra aver posto fine a tutte le attività dell’opposizione. Domenica, secondo alcuni attivisti, gruppi bielorussi hanno attaccato una base aerea militare che ospita aerei da guerra russi fuori dalla capitale, Minsk. L’organizzazione bielorussa di opposizione BYPOL, in un canale di app di messaggistica online gestito dagli attivisti, ha affermato che un aereo di segnalazione e controllo A-50 è stato gravemente danneggiato nell’attacco alla base di Machulishchy, vicino a Minsk. Gli attivisti non hanno fornito prove a sostegno delle affermazioni, che non hanno potuto essere verificate in modo indipendente. I funzionari bielorussi e russi non hanno rilasciato commenti, ma Lukashenko ha esortato lunedì i vertici militari e della sicurezza a rafforzare la disciplina.