I trattati commerciali dovranno promuovere, e rendere vincolanti, l’uguaglianza di genere, i diritti umani, gli ambienti e gli standard di lavoro. È questo quello che emerge dal Rapporto Forenza – Björk sull’Uguaglianza di genere negli accordi commerciali dell’Unione Europea, approvato lo scorso 13 marzo alla sessione plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo.
Un’ inversione di rotta radicale delle politiche sul commercio internazionale che verrà raccontato il 12 aprile, alle ore 19:00, presso la Casa Internazionale delle donne, a Roma. “In una Unione Europea che ancora stenta a ratificare e ad attuare la Convenzione di Istanbul, – dichiara Eleonora Forenza (membro del Parlamento Europeo GUE/NGL) – molto spesso i diritti umani e la libertà delle donne vengono ridotti a orpelli retorici. I diritti delle donne sono diritti umani fondamentali e non possono essere considerati mere barriere non tariffarie. Ora possiamo, con maggiore forza, immaginare una proposta di giustizia sociale per tutte e per tutti, che anteponga la autodeterminazione di donne, uomini, popoli, alla logica del profitto, della deregolamentazione che si è fatta regola, del neoliberismo che si è fatto Super-stato nello spazio europeo.”
Con quali provvedimenti risponderà il governo italiano per combattere un divario salariale al 16% ? Con quali misure contrasterà il fenomeno di intere regioni con oltre l’80% degli obiettori di coscienza che impediscono di fatto l’accesso all’aborto libero e sicuro? E come fare per agevolare il passaggio del lavoro di cura al mercato del lavoro formale? Se ne discuterà con Eleonora Forenza, Rosa Rinaldi (L’altra Europa con Tsipras), Serena Fiorletta (Aidos), Roberta Fantozzi (PRC), Paola Masi (DWF), Monica Di Sisto (Fairwatch), Elena Mazzoni (Transform!), Bianca Pomeranzi (Comitato delle Nazioni Unite). Coordina i lavori Roberta Paoletti.