“Io eroe? Sono altri gli eroi, non certo io”. A dirlo ai microfoni dell’emittente televisiva ‘Italia 7’ è Philip Laroma Jezzi, il docente che con la sua denuncia ha dato l’avvio all’inchiesta della procura di Firenze su presunti concorsi truccati nel mondo accademico. “In Italia – ha detto Laroma – non c’è assuefazione a certi malcostumi. Sono contento che le persone si indignino: ci sono finanzieri che lavorano seriamente e magistrati che lavorano seriamente e che credono che anche cose comunemente accettate come il malcostume nell’università debbano essere censurate, né più né meno come altri reati il cui disvalore si capisce con più immediatezza”.
Il docente, che in queste ore è diventato un idolo dei social network, parlando dell’idea che possono essersi fatta gli studenti universitari dopo del mondo accademico dopo che è esploso il caso dei concorsi truccati, ha detto che “se pensano che tutto sia truccato sbagliano, assolutamente: non è vero. non è così e l’università è piena di persone in gamba e quella di Firenze in particolare, e l’ateneo fiorentino non ha nulla a che vedere, in quanto istituzione, con questa vicenda”. Infine, alla domanda se rifarebbe tutto, Laroma Jezzi ha risposto con un convinto “assolutamente, certo!”