Un altro licenziamento nell’amministrazione Usa. Il presidente Donald Trump ha cacciato anche la segretaria alla sicurezza nazionale Kirstjen Nielsen, 46 anni, colei che aveva il compito di attuare la politica presidenziale contro l’immigrazione dal Messico e che, secondo Trump, non avrebbe fatto abbastanza. Il presidente, nelle ultime settimana l’aveva messa in croce incolpandola del recente picco nel numero di migranti in ingresso.
L’annuncio di Trump arriva pochi giorni dopo che lui e Nielsen hanno visitato il confine messicano dove il presidente ha lanciato un messaggio agli aspiranti immigrati illegali e ai richiedenti asilo: “Il nostro paese è pieno”. In precedenza aveva minacciato di chiudere il confine USA-Messico se i governi dell’America centrale non avessero agito per arginare un flusso di migranti in crescita. Tanto che Nielsen aveva chiesto un aumento di personale per gestire l’emergenza.
“Il segretario alla sicurezza nazionale Kirstjen Nielsen lascerà la sua posizione, e vorrei ringraziarla per il suo servizio”, ha scritto su Twitter Trump. Ha aggiunto che il commissario statunitense per le dogane e la protezione delle frontiere Kevin McAleenan la sostituirà come facente funzione in attesa di un successore.
Venerdì, i media statunitensi hanno riferito che Trump era intervenuto anche sul dipartimento Immigrazione e dogane – dicendo che voleva qualcuno “più duro” per guidarre questa sub-agenzia della Nielsen. Nielsen si era unita all’amministrazione Trump nel gennaio 2017 come assistente del primo segretario del DHS (Homeland Security) di Trump, John Kelly. Quando Kelly si è trasferita alla Casa Bianca come capo dello staff di Trump nel luglio 2017, Nielsen è andata con lui come sua vice. Ma a ottobre era di nuovo al DHS, questa volta come responsabile. Nel suo dipartimento ricadono le operazioni di soccorso in caso di calamità, sicurezza informatica, sicurezza dei trasporti, guardia costiera, dogana e controllo delle frontiere. Ma soprattutto Kirstjen Nielsen era diventata il volto della feroce politica anti-immigrazione dell’amministrazione Trump.
Tra le responsabilità della Nielsen, la pratica ampiamente condannata di separare i figli dei migranti dai loro genitori come parte di una politica di “tolleranza zero” contro le immigrazioni illegali. Le immagini dei bambini che singhiozzavano mentre venivano portati via dai loro genitori hanno alimentato una protesta nazionale che ha visto i democratici chiederle di dimettersi. E la politica della Nielsen è stata stigmatizzata dalle Nazioni Unite, dai gruppi per i diritti umani e da quattro ex first lady – tutte madri – che l’hanno definita “crudele” e “immorale”. Sebbene l’ambiguo annuncio di Trump lasci in sospeso i dettagli della sua uscita, il rapporto di Nielsen con il presidente è stato definito difficile.