L’Unione europea e altri Paesi saranno esentati “per il momento” dai dazi previsti dall’amministrazione di Donald Trump sulle importazioni di acciaio e alluminio. Ad annunciarlo il rappresentante del commercio statunitense Robert Lighthizer. Durante un’audizione davanti al Congresso degli Stati Uniti, Lighthizer ha risposto che tra i Paesi al momento esclusi dalle misure ci sono Canada e Messico, “l’Europa. l’Australia, l’Argentina, il Brasile e ovviamente la Corea del Sud con la quale siamo in trattative”.
Una notizia “che va nella giusta direzione” secondo il presidente dell’Europarlamento, Antonio Tajani. “Ci auguriamo che gli Usa non applichino scelte protezioniste nei confronti dell’Ue”, ha detto, perché “il vero problema è la sovraccapacità cinese e non quello che accade in Europa”.
‘GUERRA’ CON LA CINA. Trump è invece pronto a mettere in campo misure da 50 miliardi di dollari nei confronti della Cina, accusata di “concorrenza sleale” e di furto di proprietà intellettuale. “Il Presidente avvierà un certo numero di azioni”, ha dichiarato Everett Eissenstat, vice direttore del Consiglio economico nazionale, spiegando che Trump “incaricherà il Rappresentante commerciale di pubblicare un elenco di dazi e tasse che intende attivare entro 15 giorni dalla firma del memorandum”. Secondo un altro funzionario, sulla base del danno stimato, il target sarà di “circa 50 miliardi” per compensare “i guadagni realizzati dai cinesi attraverso pratiche commerciali sleali”.
Intanto Pechino è pronta ad adottare “tutte le misure necessarie” per difendere i propri interessi. “La Cina non resterà a guardare. Prenderemo certamente tutte le misure necessarie per difendere i nostri diritti e legittimi interessi”, ha spiegato il ministero cinese del Commercio in un comunicato, puntando il dito contro “il protezionismo” e “l’unilateralismo” di Washington.