Vaccini liberi tutti. Con giugno scatta l’operazione “spallata” al covid annunciata dal generale Francesco Paolo Figliuolo. A partire da domani infatti le Regioni potranno prendere le prenotazioni per tutte le fasce di età. Via libera anche per i 12-15enni, ovviamente con il benestare dei genitori, dopo l’ok di Ema prima ed Aifa poi alla somministrazione del siero Pfizer per questa specifica categoria. Un passo essenziale per permettere la riapertura delle scuole a settembre con maggiore sicurezza. Le Regioni però continuano a muoversi in ordine sparso fra chi decide di vaccinare i maturandi, chi punta sugli Open Day e chi, come la Toscana, pensa ai futuri sposi con 500 coppie che nel giorno della festa della Repubblica, pubblicazioni alla mano, hanno prenotato la loro dose da effettuare in vista delle nozze. In totale i vaccini previsti per questo mese sono 20 milioni contro i 17 giunti in Italia a maggio. A Pratica di Mare sono state preparate per la successiva distribuzione sul territorio 370mila dosi di Johnson&Johnson. L’invito da parte degli esperti è quello di aderire in massa senza avere tentennamenti, relativi soprattutto alla scelta del siero. “I vaccini sono tutti uguali, evitiamo di confondere le persone”, argomenta Matteo Bassetti infettivologo dell’Ospedale San Martino di Genova.
Il bollettino del primo giugno
Intanto i dati relativi all’andamento della pandemia in Italia continuano ad essere soddisfacenti. Nelle ultime 24 ore i decessi per covid sono stati 62 e i tamponi positivi 2897 su 222.272 test effettuati per un tasso di positività dell’1,2%. Continua a calare pure la pressione sugli ospedali. In terapia intensiva si registra un saldo fra ingressi e uscite pari a -56 che porta il totale dei malati ricoverati a 933. In flessione anche il numero dei pazienti nei reparti covid, sono 334 in meno rispetto a ieri per un totale di 5.858. Solo una regione, la Lombardia, supera la soglia dei 500 contagi (519), segue la Campania a 388.