(LaPresse) L’emergenza sanitaria causata dal coronavirus si combatte anche in hotel dove i malati che non necessitano di cure ospedaliere urgenti o le persone che convivono con parenti negativi al covid, possono trovare ospitalità. Sono ormai molte in tutta Italia le strutture alberghiere convertite in covid hotel e gestite da personale ospedaliero. A Roma, i sanitari della fondazione Policlinico Gemelli operano da inizio ottobre all’interno del Pineta Palace Hotel, che può ospitare nelle sue stanze fino a 200 pazienti provenienti dallo stesso Gemelli o dalle Asl collegate. “L’ambiente è familiare che ti porta fuori dalla confusione dei pronto soccorso. Qui operano dei missionari veri che danno sollievo a chi si trova in una condizione di disagio assoluto”, spiega Livio Cipriani, ospite nella struttura in attesa che il suo tampone dia esito negativo. A dirigere il residence c’è il dottor Christian Barillaro responsabile della centrale di continuità assistenziale della fondazione Policlinico Gemelli: “La dimensione umana che dà questa realtà non è descrivibile perché ci riempie di gratitudine”, racconta:”Una nuova dimensione della medicina legata all’ospitalità dove si instaura un rapporto con l’assistito che in altri contesti difficilmente viene fuori”.
Viaggio all’interno del covid hotel di Roma: “Qui operano dei missionari veri”
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