Il ministro Matteo – con spilla dorata del Carroccio in evidenza – arriva per primo e parla a sorpresa, il collega Luigi torna su flat tax e reddito di cittadinanza, cercando di riprendersi un posto al sole. Dopo Confcommercio, all’assemblea degli artigiani torna in scena il tandem dei vicepremier Salvini-Di Maio ed è subito show gialloverde, questa volta con l’onnipresente leader leghista che sceglie di non rubare i riflettori al pentastellato. Certo, pur essendo il titolare del Viminale interviene in maniera irrituale dal palco (“Vedremo di rimettere in circolo linfa vitale tagliando un po’ di burocrazia e riducendo il carico fiscale”, annuncia tra gli applausi), ma poi lascia subito il microfono a Di Maio, “visto che è una sua competenza. A Milano si dice: ‘Ofele’ fa el to mester’, il pasticciere faccia il suo mestiere”.
Il ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico non si tira indietro e nel suo discorso tocca molti punti caldi. Quali? La cosiddetta ‘tassa piatta’, “che aiuterà le fasce più deboli” e lo spettro delle delocalizzazioni”. L’idea è che “ogni forma di aiuto statale – che sono soldi degli italiani e degli imprenditori – che finisce nelle casse di una multinazionale lo si possa recuperare e con gli interessi anche del 200% o da qui non te ne vai”. Di Maio sa di dover recuperare la pole nell’agenda politica e rilancia forte: “Sul tema della burocrazia alle imprese e della lotta alla povertà per me si gioca il futuro di questo governo. O si ottengono risultati il prima possibile oppure non ha senso tirare a campare”. Ecco allora che, con il decreto dignità in arrivo nonostante lo scoglio coperture, il capo politico a 5Stelle conferma la priorità assoluta sul discusso reddito di cittadinanza, da fare “subito”.
Gli artigiani applaudono, qualcuno chiede un selfie da mandare magari nelle immancabili chat di famiglia o degli amici. La Rete dopotutto rimane centrale per i 5 Stelle, come dimostrano le parole di Di Maio alla Camera. La proposta è innovativa: “Immagino uno Stato che, per tutelare questo diritto, interviene e fornisce gratuitamente una connessione a Internet di almeno mezz’ora al giorno a chi non può ancora permettersela. La Rete è al centro del cambiamento. E questo cambiamento non può più aspettare”. E dietro l’angolo c’è un altro traguardo per la parte gialla del tandem di governo con il taglio dei vitalizi per gli ex parlamentari. In attesa della ‘replica’ del Carroccio, l’impressione è che l’estate non sarà banale per la nuova ‘bici del ‘cambiamento’.