Continua lo stallo sulla nomina dei vertici Rai dopo il no a Marcello Foa presidente, il candidato supportato da Lega e Movimento 5 stelle. Mentre il vicepremier Luigi Di Maio ha sottolineato la necessità di trovare un’intesa dei gruppi su un nuovo nome, Alberto Barachini, presidente della Commissione parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi, ha sollecitato il consiglio di amministrazione Rai a scegliere un nuovo presidente e ha chiesto di astenersi dalle nomine dei vertici delle reti e dei telegiornali.
Di fatto nell’ordine del giorno di convocazione del Cda per mercoledì si legge al primo punto ‘elezione del presidente’. Per questo la Vigilanza chiede che venga rispettato, a norma di legge, senza procedere con altri adempimenti che, spiegano fonti della bicamerale, sarebbero “impugnabili e soggetti a ricorsi”.
I membri del Cda della Rai, scrive Baracini “dovrebbero valutare di astenersi dal procedere ad altri atti, quali, ad esempio, le nomine dei direttori di rete, di canale e di testata. Si ricorda invece l’urgenza e si sollecita l’adozione della nuova delibera di nomina del Presidente. Questa rientra nelle competenze del Consiglio di Amministrazione e costituisce il presupposto indispensabile per superare l’anomalia della attuale situazione”.
E aggiunge: “La Commissione che presiedo potrà essere immediatamente convocata per procedere, anche durante l’aggiornamento dei lavori parlamentari, all’espressione del parere prescritto. Mi riservo in ogni caso di sottoporre alla Commissione l’esigenza di adottare ulteriori iniziative nell’esercizio delle proprie prerogative di vigilanza ed indirizzo, nel rispetto della legge, dei principi riconosciuti dalla giurisprudenza della Corte costituzionale e nell’interesse del corretto funzionamento del servizio pubblico radiotelevisivo”.
La lettera è stata accolta con favore da Rita Borioni, membro del Cda della Rai, in quota Pd: “Sono davvero lieta della lettera del presidente della Vigilanza che invita il CdA Rai a procedere alla nomina di un nuovo Presidente. È da giovedì scorso che vado ripetendo, in CdA e fuori, che la legge impone un voto che determini a maggioranza il nome di un Presidente scelto in seno allo stesso Consiglio. Senza di esso il Consiglio non è nelle condizioni giuridiche di svolgere appieno le proprie funzioni, di conseguenza, l’azienda non è nelle condizioni di piena operatività”.
Il Carroccio però rimane fermo sul nome di Foa: “La Lega – hanno dichiarato i deputati Massimiliano Capitanio e Paolo Tiramani, segretario e capogruppo in Commissione Vigilanza – è a disposizione anche ad agosto per arrivare alla soluzione più consona per la principale azienda culturale del Paese. All’interno dell’attuale Cda Marcello Foa rimane il professionista migliore per il ruolo di presidente. Se il PD vuole, nei fatti, il bene della Rai abbassi i toni e rispetti i ruoli, aiutandoci a voltare pagina dopo la disastrosa gestione renziana”.