“Ho paura di essere ancora aggredita, ho paura di tutte quelle minacce… tanto da non riuscire a dormire”. Così la donna di 36 anni vittima di stupro a Viterbo, che affida al suo legale, Franco Taurchini, pensieri di oggi e ricordi della notte di terrore vissuta il 12 aprile scorso, quando, secondo gli inquirenti, è stata stuprata e pestata in un locale da Francesco Chiricozzi e Riccardo Licci, militanti di estrema destra con CasaPound.
“Una situazione del genere sarebbe difficilissima per qualunque donna – spiega il legale – ma per lei lo è ancora di più, perché è una persona fragile. Lo era già prima di quella notte che l’ha distrutta anche psicologicamente”. “Nonostante questo – prosegue l’avvocato – è molto coraggiosa: la mattina dopo ha deciso, da sola, di denunciare”. Di quella notte di violenza, la donna ricorda poco, la memoria si ferma a quando ha ricevuto, spiega, un pugno violento in faccia: “Dopo quel colpo non ricordo più nulla”, ha detto al suo legale. Si è svegliata la mattina in casa sua e ha visto i segni in faccia e sul corpo. Allora è andata in ospedale e, dopo la visita medica, che ha confermato lo stupro, ha preso la decisione di sporgere denuncia, nonostante il terrore di non esser creduta, quando ancora non sapeva che i due aggressori avevano ripreso con i loro telefoni quella notte da incubo.