Cinque miliardi in tutto, uno per la cultura, 4 sul turismo. “Tutti i settori hanno sofferto duramente in questa crisi,ma sono tra quelli che ha pagato maggiormente le conseguenze dell’epidemia. C’è la consapevolezza in Italia, lo abbiamo visto purtroppo in questa situazione, dell’importanza strategica di turismo e cultura, è un valore economico e di caratterizzazione del Paese”, ha detto il ministro Dario Franceschini in conferenza stampa. Quest’estate si viaggerà di meno e dunque sarà la volta delle ‘vacanze in Italia’, spinte dal bonus ad hoc. “Dei cinque miliardi in decreto rilancio, 2,4 sono per il ‘tax credit vacanze’ per tutte le strutture ricettive, alberghi, villaggi, campeggi. Possono ottenerlo i nuclei familiari con Isee fino a 40mila euro. Per famiglie da 3 persone in su il bonus è di 500 euro, 300 se si è in due, 150 se si è da soli”. Come funziona? “L’80% dell’importo può essere ceduto come credito di imposta alla struttura ricettiva che quindi ‘sconta’ al cliente, il 20% resta a carico delle persone”. Le strutture ricettive potranno cedere il credito ai propri fornitori, a privati, agli istituti di crediti o intermediari finanziari. E alla promozione turistica del Paese viene assegnato un fondo da 20 milioni di euro, per una campagna Enit. ” Quest’anno sarà più difficile andare in giro per il mondo e quindi bisognerà scoprire ciò che abbiamo vicino casa: Il turismo di prossimità – ha insistito Franceschini – L’infinita bellezza dell’Italia che non è soltanto i grandi luoghi conosciuti nel mondo ma è la bellezza dei borghi, delle città d’arte, dei cammini, della natura e del mare. Un’occasione che verrà sostenuta aiutando le famiglie con il bonus vacanze che ci porterà a conoscere ancora di più il nostro Paese”.
Per chi invece aveva prenotato e non è potuto partire a causa del lockdown, viene poi esteso da 12 a 18 mesi il termine per usufruire dei voucher ricevuti a compensazione dei viaggi annullati per l’emergenza coronavirus. E’ inoltre istituito un fondo da 25 milioni per sostenere le agenzie di viaggio e i tour operator che hanno subito perdite, mentre le imprese e gli operatori turistici, con un fatturato fino a 5 milioni di euro, riceveranno un contributo a fondo perduto per il 2020 per un importo proporzionale alla riduzione del fatturato tra aprile 2019 e aprile 2020. E per i Comuni che hanno subito mancati introiti derivanti dalla tassa di soggiorno c’è un fondo ristoro da 100 milioni.
Attenzione anche alla cultura: nel decreto “c’è un fondo da 210 milioni di euro che varrà per il settore del libro, dell’editoria, degli spettacoli, dei grandi eventi, delle mostre, delle fiere annullate e dei musei non statali” mentre altri 100 milioni andranno ai musei non statali”.