“Siamo estremamente dispiaciuti per i passeggeri che saranno colpiti. La responsabilità è del management di Ryanair”. Con queste parole il presidente del sindacato Cockpit, Martin Locher, ha annunciato in conferenza stampa di aver chiesto a circa 480 piloti del vettore low cost con base in Germania di astenersi per 24 ore dal lavoro in segno di protesta per le condizioni e le paghe, a partire dalle 3.01 del mattino di venerdì, nel pieno della stagione estiva. Un’azione che la stessa compagnia ha definito “non necessaria”, invitando la sigla sindacale a “continuare le significative trattative”.
Non saranno solo i piloti tedeschi, tra l’altro, a incrociare le braccia in quella che si preannuncia come una giornata molto difficile per chi deve volare in Europa. A dichiarare lo sciopero contro Ryanair, relativamente ai Paesi Bassi, è anche l’olandese Dutch Airline Pilots Association, che parla di una “sveglia” per i dirigenti della compagnia aerea. Sicuramente gli annunci provenienti da Germania e Olanda mettono ulteriore pressione sul vettore irlandese, dopo che a promettere l’astensione dal lavoro il 10 agosto sono stati in precedenza i piloti di Irlanda, Svezia e Belgio.
Prima che a parlare fossero gli olandesi la compagnia aveva annunciato che avrebbe dovuto tagliare circa 400 dei 2.400 voli europei previsti per venerdi, per un totale di circa 55 mila passeggeri coinvolti. Il Paese più colpito, in particolare, dovrebbe essere la Germania, con 250 cancellazioni. Parlando in conferenza stampa, il chief marketing officer di Ryanair, Kenny Jacobs, ha assicurato che i viaggiatori coinvolti nelle cancellazioni saranno contattati via email o sms per informazioni riguardo ai rimborsi o a percorsi alternativi.