Per il successo della prima candidatura a tre punte della storia dei Giochi bisogna giocare di squadra oppure saranno guai. Anche se dal fronte lombardo le crepe rimangono e non sarà facilissimo sistemarle. Dopo l’annuncio della triade Cortina-Milano-Torino per le Olimpiadi invernali del 2026, il presidente del Coni Giovanni Malagò rompe il silenzio dopo l’estate e avvisa tutti: “È evidente che se c’è una squadra che rema tutta la stessa velocità siamo imbattibili, altrimenti ci sono delle problematiche”. Il destinatario del messaggio è chiaramente il sindaco di Milano Beppe Sala, che dai social non arretra di un millimetro dalla sua posizione di partenza: “Su mia proposta il Consiglio Comunale, solo un mese fa, ha preso una decisione e cioè che Milano potrà essere della partita olimpica solo in quanto capofila. Non è successo nulla, nel frattempo, perché si debba cambiare idea”.
Il tempo però stringe, perchè a brevissimo ci sarà la sessione Cio di Buenos Aires e servono certezze per la candidatura. Ecco allora che la prossima settimana – probabilmente l’11 – ci sarà un incontro dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega allo Sport Giancarlo Giorgetti. “In queste settimane abbiamo sentito spesso i soggetti interessati, come sindaci ed enti locali. Ho chiesto che ci fosse un incontro congiunto. Il mondo dello sport ha fatto la sua parte, bisogna incontrarsi insieme per verificare le istanze che vengono fatte dai soggetti coinvolti – rimarca Malagò – La prossima settimana ci incontreremo da Giorgetti, prima singolarmente e poi congiuntamente”. Senza dimenticare però che sulla candidatura unica, che ha avuto l’ok di fondo del governo, è stata decisa da un “commissione altamente qualificata”.
Anche il Cio ha accolto con favore il tridente azzurro e il 7 novembre il presidente del Comitato olimpico internazionale Thomas Bach sarà a Roma per parlare della candidatura olimpica con il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Il sogno a cinque cerchi continua e i prossimi mesi saranno decisivi per l’Italia.