Con un punteggio di 94,8 punti su 100, in miglioramento dai già notevoli 91,5 punti della passata edizione, Ferrari riconquista il titolo, già detenuto nel 2014, di “brand più forte del mondo”, davanti alla russa Sberbank, alla britannica Deloitte, al servizio di messaggistica cinese WeChat e a McDonald’s. E’ quanto emerge dalla classifica stilata da Brand Finance sulla base degli investimenti in marketing, dei risultati economici e del patrimonio netto.
La casa di Maranello non è l’unica trionfatrice del nuovo rapporto ‘Brand Finance Global 500’, illustrato oggi al World Economic Forum di Davos, in Svizzera. Amazon difende infatti la sua posizione dal punto di vista del valore del marchio, con una crescita del 25% a 187,9 miliardi di dollari, davanti a Apple e Google, rispettivamente secondo e terzo. A livello di settori, a farla da padrone nella graduatoria dei “most valuable” sono i tecnologici, con Microsoft che completa il quartetto di testa, mentre a livello geografico a mettersi in luce è la Cina, buona seconda dietro agli Stati Uniti. I marchi del dragone inclusi nella graduatoria hanno infatti superato la quota psicologica del miliardo di dollari di valore complessivo, con iQiyi, la risposta cinese a Netflix, che si è guadagnata il titolo di brand con la crescita più rapida, mettendo a segno un +326% a livello annuo, contro il +105% della controparte statunitense.
Sul fronte dei cali, anno difficile invece per Facebook, che vede la forza del suo brand ridursi dell’11%, pur conservando il settimo posto nella classifica per valore. “In qualità di casa automobilistica di lusso più importante del mondo, Ferrari ha un livello di riconoscibilità del marchio senza pari”, afferma il ceo di Brand Finance, David Haigh, commentando il primo posto ottenuto dall’azienda italiana. “Il cavallino rampante – aggiunge – è il simbolo perfetto della forza e della vitalità del brand”. Per Ferrari, quello ottenuto a Davos non è però l’unico riconoscimento di giornata. Proprio un’offerta di lavoro della società di Maranello, alla ricerca di un giovane ambizioso da formare come ingegnere meccanico, ha ottenuto il record di candidature da parte della comunità italiana degli utenti di LinkedIn, la più grande rete professionale al mondo. Scorrendo la graduatoria degli annunci più popolari, compaiono quindi i marchi della Rai, di Bper Banca, di Ferrovie dello Stato e di Esselunga. “Dopo diversi anni in cui i nostri grandi marchi nazionali sono stati messi in ombra dalle filiali locali di grandi gruppi stranieri, c’è un evidente ritorno al made in Italy”, osserva Marcello Albergoni, Head of Italy di Lonkedin, “evidenziando una crescente fiducia da parte dei lavoratori italiani, soprattutto i più giovani, verso le opportunità di formazione e crescita offerti dalle nostre realtà di business”.