– Con la pandemia arrivata in ogni Regione d’Italia e il Paese dichiarato interamente zona ‘protetta’, sembra che, da Nord a Sud, sia esplosa un’altra emergenza nazionale: quella degli amanti.
L’isolamento impone tempi durissimi per le relazioni extraconiugali e tempi disastrosi per quelle relazioni ufficiali che, già normalmente, non funzionano. “Comunicazione, emotività e condivisione sono ingredienti da non trascurare mai, qualunque rapporto si voglia salvaguardare”. Parola della dottoressa Roberta Rossi, presidente della Federazione Italiana di Sessuologia Scientifica, che con LaPresse fa il punto sulla situazione delle coppie in quarantena.
DOMANDA E’ il momento della resa dei conti per gli amanti?
RISPOSTA Quello degli amanti è un bel problema, veramente difficile da gestire. Questa situazione metterà alla prova molte delle relazioni extraconiugali: è il momento in cui vengono scoperte o il momento in cui si rafforzerà la coppia originaria, le prospettive possono essere molto diverse. Sicuramente gli amanti hanno vita difficile. Molti si attrezzeranno, ma con difficoltà. E il futuro non è semplice, questi rapporti si alimentano dei momenti rubati, il non potersi vedere è un forte deterrente.
D. Sta continuando a seguire delle coppie in questi giorni e come stanno reagendo?
R. Sto seguendo qualcuno via Skype, qualche consulenza online ancora resiste. In questo caso dividerei le coppie in due categorie: quelle che già funzionano che potrebbero trovare un ulteriore rafforzamento, hanno caratteristiche che fanno sì che la condivisione sia una risorsa preziosa. Poi ci sono le coppie in crisi, che sono quelle con difficoltà pregresse. La via di fuga smorza la tensione in una coppia che non funziona. Sto seguendo anche una coppia pronta per la separazione, con gli scatoloni già imballati e che è rimasta ‘intrappolata’. Ci sono poi, in una categoria a parte, le esasperazioni, le situazioni di violenza intrafamiliare che in momenti come questi, dove c’è un’imposizione dall’esterno, rischiano di aumentare il grado di aggressività. Penso a queste donne che non possono rifugiarsi da nessuna parte, che devono stare lì e prendere quello che arriva. In generale, sto ricevendo riscontri da persone che fino a qualche tempo fa desideravano riposarsi un po’ e ora, in isolamento forzato, soffrono perché l’imposizione è un detonatore, non siamo abituati a questi tempi vuoti.
D. L’imposizione, insomma, ammazza la coppia?
R. Se c’è una certa fluidità il combattere insieme può diventare una risorsa e un fattore di forza, a meno che non vengano fuori le abitudini più becere o la parte più nera dell’altro. Quello che suggerirei è di trovare dei momenti in cui si sta insieme, si fanno delle cose, si condivide. Ma anche dei momenti in cui ci si apparta un po’, riservandosi degli spazi personali anche all’interno della stessa casa. Mantenere una socialità con l’esterno aiuta, la tecnologia ci viene in soccorso.