Domenica 15 giugno a scendere in campo sarà la volta di Svizzera ed Ecuador. I sudamericani potrebbero essere favoriti perchè abituati a questo tipo di clima.
Il tecnico della Nazionale svizzera è Ottmar Hitzfeld è un allenatore con molta esperienza ed ha un palmares ricco di vittorie: il tedesco ha dominato in Svizzera e Germania vincendo due campionati con il Grasshopers, sette in Germania con il Dortmund e il Bayern Monaco; due Champions League sempre con le due squadre tedesche e un Mondiale per Club con il Bayern. Quest’anno la sua forte personalità potrebbe portare la Svizzera molto lontano nella competizione. Dopo il ritiro di Alexander Frei, il calciatore con più gol in Nazionale, il capitano della squadra svizzera è diventato Gokhan Inler, centrocampista del Napoli. I tifosi della Svizzera sperano anche nelle prestazioni di Xherdan Shaqiri, il giovane talento del Bayern Monaco. Ha solo ventidue anni, ma è già un pilastro della sua squadra.
Il tecnico della Svizzera schiererà un 4-3-3 con in porta Benaglio, in difesa come terzini Lichtsteiner e uno fra Ziegler e Rodriguez, con il primo favorito, centrali invece Djourou e Senderos; centrocampo già citato con il tridente Behrami-Inler-Dzemaili e in attacco le due ali saranno Shaqiri e Stoker, mentre la punta sarà Seferovic, dopo l’ottima stagione con il Real Sociedad.
Dall’altra parte l’Ecuador è pronto a vivere la terza avventura mondiale della sua storia. La difesa, soprattutto per quanto riguarda i centrali e il portiere, è ancora un problema, come ha dimostrato la sconfitta per 3-1 con il Messico, ma in avanti l’Ecuador può creare problemi a chiunque, grazie soprattutto alle fasce, presidiate da Antonio Valencia, dal talentuoso Jefferson Montero e da una coppia di terzini abituati a spingere. Proprio con le ultime gare in preparazione ai mondiali, però, l’Ecuador ha perso per una pedina importante come Segundo Castillo, partner di Noboa nella collaudata coppia di centrocampo. Riuscire a sostituirlo, così come fare i conti con l’assenza del Chucho Benítez, scomparso tragicamente in Qatar all’età di 27 anni, non sarà facilissimo.
Lo scontro con gli elvetici a Brasilia, rischia di essere già decisivo. Meglio evitare, in ogni caso, di rendere cruciale la sfida con la Francia del 25 giugno.
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