“E’ la prima volta che la Lega avrà responsabilità di governo in una regione del centrosud e questo, anche per me e per il mio passato, è importante, una svolta in senso nazionalista“. Marco Marsilio, eletto presidente della regione Abruzzo, analizza i risultati del voto, che ha premiato il centrodestra a scapito, soprattutto, del Movimento 5 Stelle. Per il neo governatore “la sconfitta del M5S ha del clamoroso“. “Cinque anni fa – spiega – i 5 Stelle erano un movimento nuovo, molto acerbo. Ma oggi vengono da cinque anni di opposizione, hanno avuto dei consiglieri regionali che hanno potuto farsi conoscere sul territorio. Alle elezioni politiche avevano preso il 40 per cento e vinto in quasi tutti i collegi uninominali. Quello di oggi è quindi un risultato molto deludente e credo che i 5 Stelle debbano fare una seria autocritica“.
Una posizione in netto contrasto con quella della candidata M5S Sara Marcozzi, convinta che il Movimento non abbia nulla da rimproverarsi. Non tutti i pentastellati, tuttavia, la prendono così alla ‘leggera’. “Certamente c’è un po’ di delusione perché se avessimo vinto avremmo dato una enorme mano a quella popolazione”, dice ad esempio il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli, al suo arrivo alla stazione di Firenze, per presenziare all’inaugurazione della linea 2 della tramvia fiorentina. “Daremo comunque una mano – aggiunge – stando all’opposizione”.
Esulta invece Matteo Salvini: “Sono felice, perché il lavoro paga, la concretezza paga. Questo è un altro, il secondo dato elettorale vero, dopo Trento e Bolzano, da che siamo al governo”. Queste elezioni sono “la dimostrazione che indagini, minacce, giurie d’onore… possono inventarsi quello che vogliono, poi la vita reale è ha la meglio sulla realtà virtuale”. Il leghista poi rassicura il M5S: “Non penso che abbia alcunché da temere. Per quanto mi riguarda al governo non cambia nulla“.