Carlo Calenda fa un passo indietro e annuncia di non voler andare avanti con l’alleanza con il Partito Democratico di Enrico Letta. Il leader di Azione, ospita di Lucia Annunziata a “Mezz’ora in più” su Rai Tre ha confermato quelle che era le indiscrezioni della vigilia dopo l’accordo tra i Dem, Verdi, Sinistra Italiana e Impegno Civico e +Eu. “Non intendo andare avanti con questa alleanza perché è contraria a tutto quello che ho promesso. Non mi sento più a mio agio, dentro questa alleanza non c’è coraggio, bellezza, serietà e amore a fare politica”, ha detto Calenda che ha esordito definendo la sua decisione “la piùsofferta” da quando è in politica.
“Ero pronto ad accettare il 10% dei collegi”
“Alla vigilia di queste elezioni ho initrapreso un negoziato con il Pd perchè non ho mai avuto come obiettivo quello di distruggere il Pd. Ho fatto negoziato con Letta con in testa l’idea di costruire un’alternativa di governo”, ha spiegato Calenda alla Annunziata aggiungendo che “mano a mano che la negoziazione andava avanti si agginungevano pezzi che stonavano, e in particolare che l’accordo si basava sul rifiuto dei M5S”. “Oggi mi trovo a fianco a delle persone che hanno votato 52 volte la sfiducia a Draghi e che hanno indebolito il dibattito pubblico italiano”, ha continuato l’ex titolare del Mise che si è detto “un po’ perso”. Proprio per questo, come lui stesso ha dichiarato, Calenda è andato da Letta dicendosi disposto a “rinunciare ai collegi accettando anche solo il 10%”,