John Lewis, un gigante del movimento per i diritti civili, è morto a 80 anni. Il suo sanguinoso pestaggio da parte delle forze di stato dell’Alabama nel 1965 ha contribuito a galvanizzare l’opposizione alla segregazione razziale, e ha poi proseguito una lunga carriera al Congresso. La morte di Lewis è stata confermata dalla presidente della Camera Nancy Pelosi in una dichiarazione alla stampa. Lewis è stato l’ultimo sopravvissuto dei Sei Grandi attivisti per i diritti civili, guidati dal Rev. Martin Luther King Jr. Era noto soprattutto per aver guidato 600 manifestanti nella marcia della Bloody Sunday del 1965 attraverso il ponte Edmund Pettus Bridge a Selma, in Alabama. Lewis fu buttato a terra e picchiato dalla polizia. Le immagini televisive hanno costretto l’attenzione del Paese a concentrarsi sull’oppressione razziale. Democratico di Atlanta, ha vinto il suo seggio alla Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti nel 1986.
Addio a John Lewis, icona americana dei diritti civili
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