Rischiano il processo per violenza privata i cinque appartenenti all’associazione 9 dicembre Forconi che lo scorso 14 dicembre hanno aggredito in strada nei pressi di Montecitorio l’ex parlamentare di Forza Italia Osvaldo Napoli. Il politico era stato strattonato e bloccato inscenandone un arresto simbolico. Due manifestanti avevano letto una dichiarazione a Napoli mentre una terza persona lo teneva fermo e altre due lo circondavano cercando di impedire l’intervento delle forze dell’ordine. Il blitz era stato organizzato per denunciare la presunta illegittimità dei parlamentari eletti a seguito della sentenza della Corte costituzionale sulla legge elettorale. Sulla vicenda hanno indagato digos e reparto operativo dei carabinieri, coordinati dalla procura di Roma, che ha notificato cinque avvisi di conclusione indagini ad altrettante persone. Il pm Sergio Colaiocco, che coordina le indagini sul caso, ha chiesto l’archiviazione, per manifesta infondatezza, della denuncia presentata nei giorni precedenti al blitz da Antonio Pappalardo, generale in pensione, presidente del Movimento liberazione per l’Italia e uno dei leader della protesta. Nella denuncia presentata da Pappalardo e Danilo Calvani, presidente dell’associazione 9 dicembre Forconi, si evidenziava la necessaria decadenza dei parlamentari in carica, ritenuti ‘abusivi’ dopo la sentenza della Consulta, e si faceva riferimento al reato di usurpazione del potere politico. Le indagini si sono avvalse delle immagini riprese dalle telecamere di sorveglianza della zona. È in corso di valutazione la posizione di altre persone, a cominciare da quella di Antonio Pappalardo che il 14 dicembre è arrivato sul luogo dell’aggressione poco dopo i fatti ed è poi intervenuto con dichiarazioni in favore delle persone sotto indagine, postando su Facebook messaggi nei quali sottolineava la legittimità dell’operato dei Forconi.
Aggredirono Osvaldo Napoli: esponenti Forconi verso processo
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