Si respira un’aria pesante a Il Sole 24 Ore. Non c’è pace per il gruppo editoriale legato a Confindustria. Un altro addio dalle parti di via Monte Rosa, a Milano, dove i giornalisti, inclusi quelli dell’agenzia Radiocor, hanno alzato la voce per tenere alta l’attenzione anche nelle ultime settimane.
Dopo le dimissioni travagliate dell’amministratore delegato Franco Moscetti dello scorso 12 giugno, a poco più di due settimane di distanza, anche il presidente, Giorgio Fossa, ha deciso di farsi da parte e ha lasciato il suo ruolo. Sarebbe stata la nomina di un nuovo web manager al sito del quotidiano economico, che sta affrontando una situazione tutt’altro che rosea ormai da qualche anno a questa parte, la goccia che ha fatto traboccare il vaso. “In considerazione della situazione creatasi, mi trovo costretto a rassegnare le dimissioni dalla carica del consiglio di amministrazione di questa società, con effetto immediato”, ha scritto Fossa in una lettera.
L’uscita del presidente apre le porte all’amministratore delegato e direttore generale dell’agenzia Ansa, Giuseppe Cerbone, che – secondo le ultime voci circolate negli ambienti finanziari – non era subentrato al dimissionario Moscetti proprio per ostruzione di Fossa. La nomina di Cerbone nel ruolo di ad del gruppo editoriale de Il Sole 24 Ore dovrebbe arrivare, stando a quanto si apprende, nelle prossime ore.
A quanto pare, la temperatura si è alzata nelle ultime settimane. Fossa avrebbe sostanzialmente cercato di mettere i bastoni tra le ruote allo stesso Cerbone, che è ormai in rampa di lancio, dopo l’addio del presidente, per andare a sostituire Moscetti. Con quest’ultimo in cabina di comando, tra l’altro, i ricavi non sono aumentati come sperato, ma sono scesi a 229 milioni di euro. E l’andamento in Borsa del titolo, che vede spesso il segno meno, ha fatto il resto.