Le reazioni del mondo della politica alla notizia che il presidente della regione Liguria, Giovanni Toti (Noi Moderati), è stato messo agli arresti domiciliari nell’ambito di un’inchiesta per corruzione a Genova. Cauti gli esponenti della maggioranza di centrodestra, mentre dalle opposizioni il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, chiede al governatore di “trarre le conseguenze” dall’arresto.
Lupi (Nm): “Fiducia in magistratura, saprà dimostrare innocenza”
Fiducia nell’innocenza di Toti da parte del leader di Noi Moderati, Maurizio Lupi, che in una nota ha dichiarato: “Abbiamo fiducia nella magistratura e siamo garantisti, sempre: siamo certi che il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti saprà dimostrare la sua innocenza“.
Lupi: “Dimissioni? Valuterà lui”
“Ho assistito ad arresti che si sono trasformati in nulla di fatto. Impariamo a credere all’azione della magistratura e a credere che il principio di presunzione di innocenza c’è sempre e non a corrente alternata. Ho imparato anche a mie spese che fare i processi anche mediatici sia un gravissimo errore. Per dieci anni il governatore della Liguria Giovanni Toti ha governato bene“, ha aggiunto poi Lupi a margine degli Stati generali dei commercialisti a chi gli chiedeva dell’ipotesi di dimissioni per Toti. “Questo lo valuterà il presidente Toti. Appartiene alla responsabilità di ognuno ma rincorrere le inchieste della magistratura è sempre un errore”, ha detto.
Salvini: “Mi spiace, conto si faccia chiarezza”
Professa garantismo anche il leader della Lega, Matteo Salvini: “Non mi basta l’iniziativa di un giudice per sentenziare che qualcuno a Bari o a Genova è una persona per male. Quindi, conto che si faccia chiarezza il prima possibile. Si è innocenti fino a prova contraria. E questo vale per tutti, per i politici, i giornalisti, gli infermieri“, ha detto, a margine di un sopralluogo nelle case Aler di Milano. “Per me ogni cittadino italiano è innocente fino a prova contraria a Bari, a Torino, a Genova e ovunque. E, quindi, non commento. Mi spiace, però io stesso sono a processo e rischio la galera perché ho bloccato gli sbarchi”, ha sottolineato.
Renzi: “Garantista, anche se siamo all’opposizione”
“Noi siamo all’opposizione di Toti ma nonostante ciò siamo garantisti. Non commentiamo le indagini né gli arresti né gli avvisi di garanzia. Commenteremo a tempo debito la sentenza, qualora ci arriveremo. Non ho mai ritenuto che un provvedimento giudiziario dovesse automaticamente influire sulla vita democratica del paese, vale per gli avvisi di garanzia e tutto il resto”, ha commentato Matteo Renzi, leader di Italia Viva. “Come sarebbe bello se in questo Paese si rispettasse la Costituzione. Io lo dico per un avversario. Perché farlo con un amico è facile”, ha aggiunto.
Conte: “Accuse gravi, Toti tragga conseguenze”
“L’inchiesta è appena uscita, ci sono fatti precisi e gravi accuse è bene che il presidente Toti ne tragga le conseguenze anche per tenere le istituzioni al riparo”. Queste invece le parole del presidente M5S, Giuseppe Conte, che sembrano invocare le dimissioni del governatore ligure.
Bonelli (Avs): “Subito elezioni in Liguria”
“Dopo l’inchiesta giudiziaria che ha coinvolto il presidente della Regione Liguria, Toti, è necessario che si vada rapidamente a nuove elezioni. Solo nuove elezioni possono portare chiarezza politica in una regione che ormai è un concentrato di interessi, ovvero aziende, società e persone che hanno finanziato la campagna elettorale del presidente Toti, e che poi sono le stesse società che hanno ottenuto autorizzazioni o delibere dalla stessa Regione”, ha chiesto da parte sua il deputato di AVS e portavoce di Europa Verde Angelo Bonelli. “Voglio sottolineare con forza – afferma – che la Regione Liguria è quella che ha ridotto i parchi di 540 ettari, che ha lavorato per trasformare le spiagge libere in spiagge private, e che ha sostenuto fortemente la realizzazione della Diga Foranea al costo di un miliardo di euro, quando sarebbe stata possibile una soluzione meno impattante e a minor costo. Nonostante ciò, il presidente Toti è andato avanti, ignorando i rilievi dell’ANAC, che evidenziavano come quell’opera non potesse essere realizzata in quella modalità. Lo stesso vale per il rigassificatore di Vado, dove Toti è commissario con poteri che superano quelli di un normale presidente di Regione”. E aggiunge: “Per questi motivi, chiediamo che venga prestata grande attenzione e che venga fatta un’accurata valutazione su questi progetti e sul loro impatto valutando la sospensione del loro iter autorizzativo“. Infine, “ricordo che il governo Meloni sta avviando una riforma che depenalizza alcuni reati contro la pubblica amministrazione, riduce l’uso delle intercettazioni e, addirittura, il ministro Nordio ha definito il trojan informatico un atto di inciviltà. Questo approccio del governo Meloni rappresenta un regalo per le mafie e i corrotti”, conclude.