L’insieme dei lavori di ordinaria manutenzione previsti per il 2018 da Autostrade per l’Italia, compresi i costi aggiuntivi, risulta pari a 288,4 milioni di euro. Questo secondo quanto riportato dall’allegato “E” all’Atto aggiuntivo della Convenzione Unica sottoscritta il 12 ottobre 2017, che illustra in una tabella tutte le spese di questo tipo previste per il periodo 2013-2038.
La voce verso la quale converge la cifra più alta è quella delle “pavimentazioni”, per le quali è previsto un esborso di 105,3 milioni di euro, seguono le “operazioni invernali” con 33,5 milioni di euro e la “sicurezza” (voce nella quale ricadono gli interventi su barriere, assorbitori d’urto, varchi amovibili spartitrafico e terminali) con 32,4 milioni di euro.
Agli “altri elementi del corpo autostradale”, insieme nel quale figurano trincee, opere di sostegno, fondazioni d’opere d’arte, rilevati, opere di regolazione idraulica supeficiale, alvei e difese spondali, vanno quindi 12,4 milioni di euro, mentre alle “forniture e manutenzioni varie” sono destinati altri 11,4 milioni e a “verde e pulizie” un totale di 11,1 milioni. Vengono poi gli “edifici di servizio” con 9,1 milioni, le “gallerie” con 4,7 milioni, gli “impianti” con 4,5 milioni e infine l'”esazione pedaggi” con 3,7 milioni. Il totale delle voci di manutenzione ordinaria risulta pari a 259,3 milioni di euro per l’anno in corso, una cifra costante per tutte le annate dal 2015 al 2038, e più bassa solo nel 2013 e nel 2014, a causa di minori costi per le gallerie, rispettivamente per 2,9 e 4,2 milioni.
Al conto vanno poi aggiunti 3 milioni di euro di manutenzione non ricorrente per arrivare al totale delle manutenzioni svolte attraverso imprese esterne – che va dai 260,3 milioni del 2013 ai 262,3 milioni annui del periodo 2015-2038 – e quindi 21,7 milioni per anno del Programma di Manutenzione Internalizzata, che stando allo stesso documento “determina un aumento del personale dedicato alla manutenzione e del relativo costo attribuito, consentendo di recuperare al contempo i margini precedentemente riconosciuti dalle imprese esterne”. Si arriva così, sempre per il periodo 2015-2038, a 284 milioni di euro ogni anno. A completare il quadro sono infine i costi di manutenzione aggiuntivi per le nuove opere, che vanno dai 2,4 milioni del 2013 ai 7,9 milioni del 2038, e che portano il totale a crescere progressivamente nel periodo considerato da 284,4 milioni a 291,9 milioni per anno.