Sarà un saluto triste e segnato dalla contestazione dei tifosi quello del Padova al campionato di Serie B nell’ultima giornata in programma venerdì sera: la sconfitta contro il Siena ha di fatto retrocesso la squadra allenata da Michele Serena. Ma la situazione era da tempo appesa a un filo e legata a troppi fattori esterni: i veneti sono tornati a casa dalla sconfitta che significa terza divisione dopo cinque anni di Serie B e all’Eueganeo, come prevedibile, hanno trovato ad attenderli la contestazione di pochi tifosi furiosi per l’andamento di una stagione certo non fortunata ma decisamente al di sotto delle aspettative.
Il presidente del club patavino Diego Pernocchio fa autocritica: “Il primo che deve farsi carico di quanto accaduto sono io e porgo le mie scuse alla città e ai tifosi, ma fin da subito penseremo al futuro”.
Che sarà in una Lega Pro completamente nuova e riformata. Vedremo se ancora con Michele Serena in panchina o con qualche altro allenatore: intanto per chiudere la stagione con l’unica certezza del ventesimo posto c’è l’Avellino.
Gli irpini, decimi al momento in un campionato che offre ancora chance di playoff per i lupi, devono assolutamente vincere e recuperare tre punti che sono fondamentali almeno quanto le sconfitte del Siena, impegnato sul campo di un Varese che deve evitare i playout e dello Spezia che sarà invece a Latina dove la squadra locale potrebbe addirittura puntare al secondo posto e comunque vincendo avrebbe la sicurezza di essere top seeded nelle eliminatorie che concederanno un altro posto verso la Serie A.
Avellino (nella foto Gigi Castaldo) con la speranza nel cuore e l’obbligo dei tre punti nella testa: la squadra sarà seguita a Padova da almeno 400 tifosi che garantiranno il massimo supporto su un terreno che sarà disertato dai tifosi di casa che se saranno allo stadio non sarà certo per fare festa o esprimere buon umore.
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