Il Presidente del Consiglio Conte e i Ministri della giustizia Bonafede, degli esteri Di Maio, dell’economia Gualtieri, della difesa Guerini, dell’interno Lamorgese e della salute Speranza hanno ricevuto una notifica riguardante un avviso di garanzia da parte della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma. Lo ha reso noto palazzo Chigi. L’avviso comunica la trasmissione al Tribunale dei Ministri degli atti di un procedimento che scaturisce da diverse denunce provenienti da varie parti d’Italia per i reati di epidemia, delitti colposi contro la salute, omicidio colposo, abuso d’ufficio, attentato contro la Costituzione, attentato contro i diritti politici del cittadino.
La trasmissione da parte della Procura al Collegio, in base alle previsioni di legge, è un atto dovuto. Nel caso specifico tale trasmissione è stata accompagnata da una relazione nella quale l’Ufficio della Procura “ritiene le notizie di testo infondate e dunque da archiviare”, specifica una nota dello stesso Palazzo Chigi. “Il Presidente del Consiglio e i Ministri si dichiarano sin d’ora disponibili a fornire ai Magistrati ogni elemento utile a completare l’iter procedimentale, in uno spirito di massima collaborazione”, prosegue la nota.
L’avviso è stato inviato agli esponenti di governo come previsto dall’articolo 6 della legge costituzionale 1/1989 secondo cui “i rapporti, i referti e le denunzie concernenti i reati indicati dall’articolo 96 della Costituzione”, secondo cui “il Presidente del Consiglio ed i ministri, anche se cessati dalla carica, sono sottoposti, per i reati commessi nell’esercizio delle loro funzioni, alla giurisdizione ordinaria, previa autorizzazione del Senato della Repubblica o della Camera dei deputati, secondo le norme stabilite con legge costituzionale”, “sono presentati o inviati al procuratore della repubblica presso il tribunale del capoluogo del distretto di corte d’appello competente per territorio”. Il procuratore “omessa ogni indagine, entro il termine di quindici giorni, trasmette con le sue richieste gli atti relativi al collegio di cui al successivo articolo 7, dandone immediata comunicazione ai soggetti interessati perché questi possano presentare memorie al collegio o chiedere di essere ascoltati”.