Niente sorprese dalla Bce che conferma tassi a zero e prospettiva di stop agli acquisti di asset (quantitative easing) a fine 2018. Nella riunione odierna il Consiglio direttivo della Banca centrale europea ha deciso che i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale rimarranno invariati rispettivamente allo 0,00%, allo 0,25% e al -0,40%.L’istituto centrale guidato da Mario Draghi si attende che i tassi di interesse di riferimento della BCE si mantengano su livelli pari a quelli attuali almeno fino all’estate del 2019 e in ogni caso finché sarà necessario per assicurare che l’inflazione continui stabilmente a convergere su livelli inferiori ma prossimi al 2% nel medio termine
Per Draghi “è possibile una crescita del Pil più debole, ma la domanda interna continua a fare da assist”. Il governatore ha aggiunto che ci sono ancora “rischi di crescita verso il basso per protezionismo e rischi geopolitici”.
Crescita più bassa – Gli esperti della Bce hanno rivisto “leggermente al ribasso” le stime di crescita dell’eurozona per il 2018 e il 2019, rispettivamente all’1,9% e all’1,7%, dai precedenti +2% e +1,8%. Lo ha annunciato il presidente della Banca centrale europea, Mario Draghi, in conferenza stampa.