Silvio Berlusconi è tornato, carico come ai tempi d’oro. Dall’ordine di non risparmiare nemmeno più la Lega dall’opposizione a testa bassa in Parlamento, al messaggio per Matteo Salvini citando il colloquio con Sergio Mattarella. Un fiume in piena, difficile da domare. “Sono stato qualche giorno fa dal capo dello Stato, al quale ho chiesto quale fosse la sua visione – racconta all’assemblea di Forza Italia -. Mi ha detto che consentirebbe al centrodestra di trovare una maggioranza che sosterrebbe un suo governo”. Il Cav spiega che per il Colle “non è cosa buona tornare alle elezioni dopo meno di un anno dall’inizio della legislatura”, ecco perché non si opporrebbe “all’esperimento”. Ma dal Quirinale filtra quasi subito la smentita: “Il presidente della Repubblica, nei suoi colloqui, non ha mai espresso la sua opinione su scenari politici eventuali”.
Il leader di FI incorna l’esecutivo “di dilettanti, incapaci e senza quel minimo grado di cultura che serve per governare un Paese”, accusandoli di rimandare l’Italia in recessione, con una procedura di infrazione Ue sulla manovra che attaccherebbe il debito e non il deficit, “questo sarebbe molto grave”. Berlusconi torna spesso sul punto chiave della faccenda: “L’unica, vera strada che ha difronte Salvini è il centrodestra”, definendolo “il futuro e il presente dei governi locali e di quello nazionale”. Concetto espresso poco prima anche dal suo vicepresidente, Antonio Tajani, rivelando di aver chiesto politiche di centrodestra al Carroccio, ma “non ha fatto nulla”. Affermazioni che non sono andate giù alla truppa di via Bellerio, che risponde: “Abbiamo fatto tanto in 6 mesi”.
Ovviamente l’ex premier individua nel M5S la causa di tutti i mali: . Berlusconi non si capacita del fatto che in tolda di comando ci sia gente come Luigi Di Maio o Danilo Toninelli: “Non riesco proprio a guardarlo in televisione, mi vengono i brividi e spengo subito”. A stretto giro di posta il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, però, gli risponde: “Il miglior elogio per quello che sto facendo. Grazie, nonno Silvio. I tuoi governi hanno fatto venire abbondantemente i brividi a tutti gli italiani sotto ogni aspetto, da quello economico a quello etico”. Infine chiede ai suoi di intensificare la presenza sul web: “Sappiamo sempre cosa fa, mangia o beve Salvini… Per me sono stronzate, ma così stabilisce un nesso con i suoi”.
Il pomeriggio scorre veloce con il Cav e sulla sigla di Forza Italia la platea lo saluta con applausi scroscianti assieme ai suoi dirigenti, da Mariastella Gelmini a Tajani, da Mara Carfagna ad Alberto Barachini, Renato Brunetta, Licia Ronzulli. Il loro leader è tornato.