Scrive un tifoso interista non preoccupato, ma sicuramente non molto sereno. Mio padre tifava Inter quando il presidente era il papà di Massimo che ha qualche anno più di me. Possiamo dire che l’Inter è una questione di famiglia per me come per loro e sono davvero deluso, anche se capisco perfettamente le motivazioni del presidente che in questi anni si è dimostrato anche troppo generoso nei confronti del club e di noi tifosi, che non ci sia un proprietario italiano da candidare alla presidenza e alla proprietà di quello che a oggi è uno di veri simboli del calcio italiano nel mondo. Lasciando stare le questioni di campanile, che non mi interessano e non sono più di moda, vedo anche in questa vicenda un paese in grande difficoltà che perde pezzi e li vende, o li esporta svendendoli, quasi senza alcuna preoccupazione da parte delle istituzioni. Sono convinto che la squadra farà il suo dovere al meglio delle sue possibilità ma paradossalmente l’idea del club più internazionale d’Italia in mano straniera non mi piace neanche un po’.
Sarei felice di avere qualche risposta da voi, o da altri tifosi interisti o di altre squadre (obiettivi, possibilmente).
Mario P., abbonato Inter dal 1986 (Abbiategrasso)
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