Il Milan non ha alternative; è una squadra messa in discussione dai suoi stessi vertici, dalla proprietà, da una Barbara Berlusconi che chissà se rappresenta se stessa o il papà. Da una squadra che non sembra più riconoscere in Allegri un leader. E al centro della discussione c’è sempre lui: Adriano Galliani. A detta di tutti il più grande dirigente italiano ma secondo quello che quasi certamente accadrà, al momento è uno da mettere alla porta e al più presto.
Quanto prima possibile.
Lui aspetta, traccheggia, sogghigna, si presenta davanti a qualsiasi telecamera snocciolando dati e statistiche di breve, lungo e medio periodo. Quello che accade in campo sembra quasi passare in second’ordine. La squadra non è certo fortunata ma certe sfighe se le va anche a cercare con il lanternino. La partita contro il Celtic, in uno scenario unico al mondo, vale quasi quanto una finale al Bernabeu. Basta che i giocatori se ne convincano.
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