È un po’ come scoprire all’improvviso, quando in un quartiere di dubbio gusto, tirano giù un casermone, orrendo, costruito negli anni ’60 dal solito palazzinaro e direttamente alle sue spalle, nascosta dalle macerie, scopri una villa deliziosa con un giardino curatissimo e un parco giochi per bambini di quelli vecchio stile, con le altalene in legno… drammaticamente deserto. Perché il casermone ne impediva oltre alla vista anche l’utilizzo.
Non dico che la Serie A sia un casermone popolare sopravvalutato e che la Serie B sia una villetta belle époque con giardino. Ma è certo che le giornate di sosta della Nazionale fanno bene alla Serie B: i giocatori probabilmente si sentono davvero al centro dell’attenzione mediatica e non è un caso che quasi tutte le partite di domenica siamo state bellissime.
Un pareggio 0-0 divertente come Varese-Trapani non lo vedevo da anni. Un calcio generoso, garibaldino, fisico, zeppo di tensione agonistica e di errori, certo…. Ma anche di voglia di vincere a tutti i costi.
Un calcio colmo di giocatori ingiustamente poco conosciuti e da conoscere. Come il portiere del Crotone Alfred Gomis, gigante senegalese di vent’anni cresciuto nelle giovanili del Torino dove arrivò poco più che ragazzino; o il talentosissimo e straordinariamente creativo centrocampista francese Gregoire Defrel del Cesena. Piuttosto che riscoprire un portiere straordinario in Alex Calderoni, onesto praticante di 37 anni con una vita alle spalle da primo e secondo tra i pali di in Serie A, B e C e protagonista di alcuni interventi davvero miracolosi nel match perso dalla sua Juve Stabia.
Purtroppo il campionato di serie A non è un casermone: forse non è nemmeno un prefabbricato. Mi dà più l’idea di un gigantesco centro commerciale dove si vive di molto marketing e troppe offerte speciali. A volte la sostanza, il pezzo di bravura autentico, il divertimento gioioso, lo trovi ancora tra gli artigiani.
Forse siamo noi, appassionati e utenti che ogni tanto dovremmo andare a cercare quel giardino aldilà della maxi struttura in vetro e cemento che ci impedisce di vedere qualsiasi altra cosa. Il giardino segreto c’è: basta trovarlo.
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