Boeing taglierà quasi del 20% la produzione dei suoi 737 MAX, la cui sicurezza è finita sotto accusa dopo due incidenti in circostanze simili che hanno causato 346 morti, a pochi mesi di distanza. La produzione del 737 MAX, la cui intera flotta già in servizio è attualmente messa a terra, passerà da 52 aerei al mese a 42, ha annunciato Boeing in un comunicato. Il primo volo di un 737 MAX risale alla fine di gennaio 2016. A oggi la Boeing ha firmato ordini oper 5.005 “macchine”. I problemi che hanno già causato due tragedie con oltre trecento morti provocheranno certamente un drastico calo delle ordinazioni. Di qui la decisione della Boeing.
“Un comitato esaminerà la progettazione e lo sviluppo dei dispositivi”, ha detto la casa produttrice del 737 MAX. Nei primi giorni successivi al disastro dell’Ethiopian Airlines 409 (157 morti tra cui 8 italiani) la Boeing ha sostenuto che non venivano riscontrati problemi nel software di controllo dell’aereo che, invece, era messo sotto accusa dai piloti secondo i quali in determinate (e non chiarite) circostanze era come se il software si impadronisse dell’aereo e chi era ai comandi non riusciva più a “recuperarlo”. Due giorni fa, le prime risultanze dalle scatole nere hanno permesso all’Ethiopian Airlines di sostenere che i piloti del volo 409 avevano seguito perfettamente tutte le indicazioni e le istruzioni di volo, ma, a un certo punto, pochi minuti dopo il decollo, avevano perso (apparentemente senza nessuno motivo) il controllo dei comandi che erano passati al software di bordo che avrebbe provocato lo schianto dell’aereo.