Dopo circa vent’anni e grazie all’innovazione scientifica, la polizia è riuscita a dare un volto all’autore dell’omicidio di Valeriano Poli. L’uomo, un cinquantanovenne bolognese, è stato arrestato perché ritenuto essere colpevole di aver ucciso il giovane buttafuori il 5 dicembre 1999. Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Bologna, sono state condotte dagli agenti della sezione omicidi della squadra mobile bolognese con il contributo dell’Udi (Unità delitti insoluti) della Direzione centrale anticrimine della polizia di Stato.
Il risultato investigativo è stato raggiunto, dopo oltre due anni di accertamenti, grazie a un’innovativa tecnica di comparazione tridimensionale, utilizzata per la prima volta in Italia in ambito forense, denominata Analysis of Virtual Evidence (cosiddetto ‘teatro virtuale’). È stato così possibile, a distanza di molti anni dal delitto, raccogliere un quadro indiziario grave, preciso e concordante a carico dell’indagato.
A oggi, oltre all’esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere, è indagato in stato di libertà un altro cittadino italiano, bolognese, per favoreggiamento personale.