“Occorre buonsenso. Quello degli sbarchi e dell’accoglienza di centinaia di migliaia di ‘non profughi’ non può continuare ad essere un problema solo Italiano. O l’Europa ci dà una mano a mettere in sicurezza il nostro Paese, oppure dovremo scegliere altre vie“. Il neo ministro dell’Interno e vice presidente del Consiglio Matteo Salvini è tornato a parlare di migranti, questa volta con un post su Twitter.
Occorre BUONSENSO.
Quello degli sbarchi e dell’accoglienza di centinaia di migliaia di “non profughi” non può continuare ad essere un problema solo Italiano.
O l’Europa ci dà una mano a mettere in sicurezza il nostro Paese, oppure dovremo scegliere altre vie. pic.twitter.com/H5srKPXDsb— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) 4 giugno 2018
Così dopo le pesanti parole usate contro l’immigrazione clandestina e le organizzazioni non governative e dopo la domenica in Sicilia per dire che mai più sarà “il campo profughi d’Europa” e che “il governo italiano dirà no alla riforma del regolamento di Dublino e a nuove politiche di asilo”, Salvini ora in un tweet ha ribadito la sua contrarietà alle politiche europee sull’immigrazione. Ha apprezzato comunque il lavoro fatto dal suo precedesssore, Marco Minniti. “Per me, se qualcuno ha fatto qualcosa di utile, di intelligente anche se aveva una maglietta diversa, non riconoscerlo sarebbe sciocco – ha detto ai microfoni di Rtl 102.5 – Non arrivo al ministero dell’Interno con la clava a cambiare a tutto. Arrivo in punta di piedi per studiare, per ascoltare, per capire. Sull’immigrazione c’è tanto da fare: ci sono accordi di riammissione con alcuni Paesi, con altri non ce ne sono, alcuni invece non li rispettano. Non ci sono bacchette magiche: occorre lavorare sulla riduzione dei costi, perché non è possibile che l’Italia sia il Paese europeo che paga di più coloro che soggiornano qua e fanno domanda di asilo politico: occorre lavorare sui tempi perché non è ammissibile che ci si mettono due anni e mezzo dallo sbarco alla chiusura della pratica di asilo politico. Lo status di rifugiato viene concesso a 6 immigrati su 100, lo dicono le statistiche”. Salvini ha ripetuto un concetto già espresso nelle ultime ore: “Le parole non bastano più: occorre un intervento economico e giuridico, l’Italia non può essere trasformata in un campo profughi a nome e per conto del’Europa“.
Ma ha aggiunto che per il suo dicastero ci sono anche altri capitoli urgenti da affrontare: c’è il tema dell’organico dei vigili del fuoco “perché si avvicina l’estate e quindi l’emergenza incendi, il contrasto alla droga, c’è la questione dei beni confiscati alla mafia. Fortunatamente arrivo in una macchina che è già perfettamente funzionante”, ha spiegato ancora il neo ministro.
Ai conduttori che lo hanno incalzato poi sui rapporti con la Germania, Salvini ha risposto: “Sulla Merkel? Che l’Italia sia stata lasciata da sola, è chiaro ed evidente. Dobbiamo vedere i fatti; martedì c’è l’ennesima riunione a Bruxelles sull’immigrazione, io non ci sarò perché c’è la fiducia al governo, ma ci sarà la nostra delegazione per dire no, perché l’Europa qualche mese fa ci ha promesso aiuto, su immigrazione e asilo politico, ma,invece, il documento in discussione domani penalizzerebbe l’Italia e altri Paesi mediterranei a favore dei Paesi del Nord e del’Est Europa. Allora lavoreremo con il ministro degli Esteri e delle Politiche comunitarie per sensibilizzare i nostri vicini, perché altrimenti assomigliamo a un condomino strano dove gli italiani pagano di più degli altri condomini ma non hanno gli stessi servizi degli altri”.
E ancora. “Nessuno ha idea di cancellare leggi sull’aborto o sulle unioni civili. Gli italiani, eterosessuali e omosessuali, mi chiedono meno tasse, giustizia più veloce e più sicurezza. Non mi chiedono altro – ha precisato il neo ministro dell’Interno – I temi sui quali non c’è accordo, per scelta, non li abbiamo messi come attività di governo”, ha aggiunto riferendosi al contratto di governo con il M5S. “Da qui a negare a chiunque faccia il ministro o il presidente del Consiglio, dal punto di vista personale, di ritenere che la mamma sia la mamma e il papà sia il papà, il bambino possa essere adottato, come penso io, solo se ci sono una mamma e un papà – ha proseguito – questa è una libertà di pensiero e di parola che prescinde dalla carica. Fontana farà il ministro per i disabili: era un impegno che mi ero preso in campagna elettorale, anche se è ovvio che ai disabili non serve e non basta solo un ministero. Occorre che non udenti e non vedenti, genitori di bimbi autistici abbiano risposte più veloci e più efficaci rispetto a quello che è accaduto in passato”, ha concluso Salvini.