Le autorità brasiliane stanno indagando dopo che migliaia di sostenitori dell’ex presidente Jair Bolsonaro hanno preso d’assalto il Congresso, la Corte Suprema e il palazzo presidenziale e poi hanno devastato le più alte sedi del potere della nazione. Finora sono state arrestate 300 persone, ha comunicato su Twitter la polizia federale.
Em resposta aos atos registrados neste domingo (8/1) em Brasília/DF, a Polícia Federal instalou gabinete de crise para coordenar as ações e identificar os autores dos ataques aos órgãos federais.
— Polícia Federal (@policiafederal) January 9, 2023
Corte Suprema ordina smantellamento campi sostenitori Bolsonaro
Il giudice della Corte Suprema brasiliana Alexandre de Moraes ha ordinato ai militari di smantellare tutti i campi dei sostenitori di Bolsonaro in tutto il Paese entro 24 ore e ha detto alla polizia di arrestare tutti i manifestanti ancora in strada, secondo un ordine del tribunale. Lo riporta la Cnn. “Assolutamente nulla giustifica l’esistenza di campi pieni di terroristi, sponsorizzati da vari finanziatori e con la compiacenza delle autorità civili e militari in totale sovversione del necessario rispetto della Costituzione federale”, si legge nell’ordinanza.
I sostenitori di Bolsonaro erano accampati nella capitale sin dalla sua sconfitta alle elezioni presidenziali di ottobre. I comandanti delle forze armate saranno ritenuti responsabili in tribunale se i campi non verranno smantellati, ha detto Moraes, aggiungendo che tutte le autostrade del Paese dovranno essere sgombrate oggi.
Ministro Giustizia: “Atto simile a golpe, sono criminali”
Il ministro della Giustizia del Brasile, Flavio Dino, ha affermato che gli atti compiuti a Brasilia dai sostenitori di Bolsonaro costituiscono “terrorismo e golpe” e che le autorità hanno iniziato a rintracciare coloro che hanno pagato gli autobus che hanno trasportato i manifestanti nella capitale. “Non riusciranno a distruggere la democrazia brasiliana. Dobbiamo dirlo pienamente, con tutta fermezza e convinzione”, ha detto Dino. “Non accetteremo la via della criminalità per condurre lotte politiche in Brasile. Un criminale è trattato come un criminale”.