I Paesi dell’Ue e le imprese devono “intensificare i loro preparativi” per le ripercussioni che avrà l‘uscita del Regno Unito dall’Unione europea, in particolare anche nel caso di un fallimento dei negoziati sul divorzio. È l’avvertimento lanciato dalla Commissione Ue agli Stati membri.
L’esecutivo, in un documento, “invita gli Stati membri e gli attori privati a intensificare i loro preparativi” prevedendo tutti gli scenari, sottolineando che “se l’accordo di uscita non sarà ratificato prima del 30 marzo del 2019 non ci sarà un periodo di transizione e il diritto dell’Ue smetterà di essere applicato” al Regno Unito. Il divorzio è in programma per il 29 marzo del 2019.
“Non c’è ancora certezza che ci sarà un accordo di ritiro già ratificato per quella data”, sottolinea la Commissione Ue.