“Questo voto è l’ultima opportunità per garantire la Brexit“. Queste le parole della premier Theresa May, che ha invitato ancora una volta i deputati a sostenere il suo accordo di divorzio dall’Ue. Secondo May, è l’unico modo per “evitare un rinvio lungo che potrebbe quantomeno ritardare o addirittura distruggere la Brexit”.
“I laburisti non voteranno per una Brexit alla cieca”, ha replicato Jeremy Corbyn durante il dibattito alla Camera dei comuni. “Il voto di oggi – ha aggiunto – è un affronto alla democrazia e a questo Paese”.
Il voto e gli scenari – Il governo ha deciso di sottoporre al voto del Parlamento solo una parte dell’accordo, cioè il Trattato di uscita, e non la dichiarazione politica sui futuri rapporti fra Londra e l’Ue.
Quando May ha chiesto un rinvio della data di divorzio inizialmente fissata per il 29 marzo, l’Ue ha stabilito come nuova data il 22 maggio a patto che il governo fosse riuscito a far approvare l’accordo di May alla Camera dei Comuni entro questa settimana, dunque oggi è l’ultimo giorno possibile. In alternativa, Londra avrà tempo fino al 12 aprile per indicare la strada che intende seguire. Ieri la premier, in un ultimo tentativo di salvare la sua intesa, ha offerto ai deputati del suo partito conservatore Tory le dimissioni: lascerà l’incarico se loro appoggeranno il suo accordo consentendone l’approvazione.