Dall’inviato Fabio De Ponte
Bruxelles (Belgio), 24 mar. (LaPresse) – “Non voglio parlare, ho già detto tutto quello che so alla polizia. Qui ho i bambini che piangono”. Esasperato dal viavai sotto casa sua, si affaccia dalla finestra il padre di Najim Laachraoui, l’artificiere della strage di Parigi. Siamo al numero 33 di rue Godefroid Guffens, ultima residenza del terrorista, nella zona di Schaerbeek, a Bruxelles. Najim abitava qui, al primo piano, ma dal 2012 la famiglia non l’ha più visto. Evitavano i contatti, non volevano che i fratelli minori seguissero il suo esempio. Najim fu tra i primi infatti a partire per la guerra siriana, già nel 2012. Allora si faceva chiamare ‘Abu Idris’, il suo nome di battaglia.
Bruxelles, padre dell’artificiere di Parigi: Lasciatemi in pace
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Dall’inviato Fabio De Ponte
Bruxelles (Belgio), 24 mar. (LaPresse) – “Non voglio parlare, ho già detto tutto quello che so alla polizia. Qui ho i bambini che piangono”.