Buckingham Palace potrebbe diventare un museo: è questa l’idea avuta dal principe Carlo che, aprendolo più spesso ai visitatori, potrebbe riuscire ad ammortizzare parzialmente i costi del palazzo.
D’altronde è un fatto noto: da sempre Carlo ha in mente progetti moderni, soprattutto nell’ottica di alleggerire le “spese reali“. La residenza reale, infatti, ha costi di manutenzione molto alti: basti pensare che l’ultimo restauro (approvato nel 2016 e che dovrebbe concludersi nel 2027) prevede la cifra di cinquecento milioni di dollari.
Buckingham Palace e il veto della Regina
Dunque, gli introiti di un maggior numero di visite riuscirebbero senz’altro ad ammortizzare queste cifre spropositate. Ma c’è un problema: la Regina ha posto il suo veto. Come rivelato al Mirror da un non precisato insider, infatti, Buckingham Palace resterà una residenza di famiglia, almeno fino a quando lei sarà sul trono: “La regina non è molto entusiasta di quella particolare idea e crede che debba rimanere una residenza di famiglia. Dunque non accadrà presto, almeno finché lei regnerà. Sua Maestà la Regina per il momento si sposterà tra il Castello di Windsor, che è la sua base principale londinese, e Buckingham Palace per almeno due giorni a settimana”.
Dunque Elisabetta II rientrerà presto nella residenza di famiglia, nella quale ha cresciuto i suoi figli e vissuto la maggior parte del tempo con il marito. E pensare che la residenza reale è visitabile dal 1993 (solo quando la sovrana è lontana da Londra) ma solo alcune delle 775 stanze sono accessibili ai visitatori.