Il ministro per i Diritti Umani (ed ex ministro della giustizia) Mustapha Ramid, una figura divisiva nel Partito per la giustizia e lo sviluppo (PJD, islamista di maggioranza) è sospettato di aver tolto alla sua collaboratrice la copertura di sicurezza sociale pur soffrendo di varie patologie. Si tratta di Jamila Bachar arbitrariamente privata della copertura previdenziale, nonostante i lunghi anni di lavoro. Tutto è accaduto nel silenzio più profondo, nel mezzo della più assoluta indifferenza. Jamila Bachar è morta per le sue malattie e Mustapha Ramid è più che mai nella tempesta.
Lunedì scorso la famiglia della vittima ha diffuso un comunicato stampa accusando uno “sconosciuto” di diffondere false informazioni sul defunto, senza alcuna menzione del responsabile del PJD che rifiuta di rispondere, di spiegarsi e di difendersi. Peggio ancora, sono stati fatti tentativi per seppellire questo scandalo: materia per il tribunale.
Secondo le informazioni raccolte dal sito Barlamane.com, la signora Bachar ha lavorato per più di due decenni come collaboratrice di Mustapha Ramid, senza poter beneficiare del regime generale di sicurezza sociale. Né l’avvocato né sua figlia – che gestisce l’ufficio – hanno pensato di offrire servizi di protezione sociale.
Il caso di Jamila Bachar sta infiammando i social che chiedono al Primo Ministro Saad Eddine El Othmani di rimuovere Ramid dalla carica e a lui di avere il coraggio di dimettersi.