dall’inviato Matteo Bosco Bortolaso
Vienna (Austria), 15 set. (LaPresse) – “Adesso alla stazione di Keleti di Budapest non ci sono più migranti, e alcuni amici cominciano ad organizzarsi per andare in Serbia, a dare un mano lì, ma io penso che sia troppo pericoloso: non mi intrometto in faccende dello Stato e consiglio ad ognuno di non andare lì”. A parlare è un giovane studente, con il passaporto tedesco e la mamma italiana, che ha passato le ultime settimane nell’ormai celebre stazione ungherese presa d’assalto da migranti provenienti da Siria e Iraq.
#CarsOfHope: la solidarietà italiana arriva a Budapest
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dall’inviato Matteo Bosco Bortolaso
Vienna (Austria), 15 set. (LaPresse) – “Adesso alla stazione di Keleti di Budapest non ci sono più migranti, e alcuni amici cominciano ad