Carles Puigdemont chiede “protezione” al Parlamento catalano, invocando l’immunità e il relativo diritto a non essere arrestato se rientrerà in Spagna, mentre il suo avvocato sottolinea che questo ritorno “non è escluso”.
La Spagna è sospesa nell’attesa della sessione di martedì 30 del Parlament della Catalogna, in cui potrebbe avvenire la reinvestitura di Puigdemont come governatore, dopo che è stato destituito a seguito della proclamazione unilaterale d’indipendenza, è fuggito in Belgio ed è oggetto di un mandato d’arresto nel suo Paese.
La Corte costituzionale spagnola sabato ha deciso che Puigdemont non possa tornare al potere, “a meno che appaia al Parlament di persona, con precedente autorizzazione dei giudici”. Il leader indipendentista rischia l’arresto, se rientrerà in Spagna, per le accuse di ribellione, sedizione e uso improprio di fondi pubblici, in relazione al tentativo di rendere indipendente la Catalogna. Dal Belgio aveva ipotizzato di comparire in videoconferenza, piano cui Madrid si è fermamente opposta.
Intanto, i giudici della Corte costituzionale analizzano ancora la richiesta del governo centrale di annullare la nomina di Puigdemont come candidato alla presidenza regionale. “Non abbiamo ancora deciso definitivamente che cosa faremo”, ha detto l’avvocato in Spagna di Puigdemont, Jaume Alonso-Cuevillas, non escludendo che l’unico candidato degli indipendentisti alla presidenza della Generalitat possa presentarsi di persona alla sessione parlamentare.
Nelle elezioni del 21 dicembre scorso, convocate dal premier Mariano Rajoy dopo che aveva imposto il ‘commissariamento’ della regione, gli indipendentisti avevano conservato la maggioranza assoluta al Parlament (70 deputati su 135). “Ha il coraggio sufficiente per presentarsi, farsi incarcerare e far esplodere la pentola a pressione in cui viviamo”, ha detto, parlando a radio Rac1.
Inoltre, per il legale, Puigdemont non dovrebbe essere arrestato se tornasse in Spagna, perché “ha l’immunità parlamentare”. Proprio chiedendo che il suo diritto all’immunità sia tutelato, Puigdemont ha scritto al presidente del Parlament, Roger Torrent. Nel testo, pubblicato da Vanguardia, ha affermato che il regolamento tutela il suo diritto di presenziare ai dibattiti e alle votazioni, e che in qualità di deputato “non può essere arrestato se non in caso di delitto flagrante”. Nel frattempo, sempre dal Belgio, i tre ex deputati catalani Meritxell Serret (ERC), Clara Poinsati e Lluis Puig i Gordi (PDeCat), hanno comunicato formalmente la rinuncia ai loro seggi al Parlament.