Difficile mantenere il distanziamento in Piazza del Popolo dove sono centinaia le persone arrivate martedì mattina per partecipare all’evento “L’Italia non si arrende”, la manifestazione che doveva essere “simbolica e silenziosa” organizzata dai partiti di centrodestra a Roma. In testa al corteo diretto in via del Corso, con un enorme striscione tricolore lungo 500 metri, i leader di Lega e Fratelli d’Italia, Matteo Salvini e Giorgia Meloni, accanto al vicepresidente di Forza Italia Antonio Tajani, acclamati dai manifestanti che hanno intonato cori e slogan contro il governo e il premier: “Conte vaffa” e “Libertà”.
Molti dei manifestanti indossano la mascherina, ma ce ne sono altri senza e nonostante gli inviti a mantenere le distanze da parte degli organizzatori è difficile rispettare le norme anti contagio. Anche i leader non si sono negati ai selfie chiesti dai loro sostenitori.
“Siamo qui soprattutto a nome degli italiani dimenticati“, le parole di Matteo Salvini a margine del corteo. “La ricetta della Lega e di tutto il centro destra è burocrazia zero e taglio delle tasse: azzeriamo tutte le regole e i vincoli che renderebbero impossibile rilanciare il Paese”, ha aggiunto il leader del Carroccio.
“Chiediamo al governo di ascoltare questa piazza”, ha dichiarato Giorgia Meloni parlando coi giornalisti. “Fuori le marchette, fuori le poltrone: le risorse vadano ad aiutare le imprese a non chiudere e a chi rischia di sprofondare nella povertà”, ha aggiunto la numero uno di Fratelli d’Italia.
“Serve una grande strategia per il Paese e deve essere costruita in Parlamento da tutte le forze politiche, ascoltando il mondo della grande industria, dei piccoli e medi imprenditori, artigiani, commercianti agricoltori, liberi professionisti e partita Iva”, le parole di Antonio Tajani a margine della manifestazione romana.