A poco più di 48 ore dal voto, il tanto atteso momento è arrivato: Silvio Berlusconi, Matteo Salvini, Giorgia Meloni (e Raffaele Fitto della ‘Quarta Gamba’) si mostrano assieme sullo stesso palco.
L’evento, in pieno centro a Roma, al Tempio di Adriano, dura circa un’ora. L’ex Cav si fa attendere, e quando gli alleati sono tutti schierati pronti per la photo opportunity, fa l’ingresso trionfante in sala accompagnato dai cori ‘Silvio, Silvio, Silvio’, dei giovani di Forza Italia. E qualche ora dopo, sempre nella capitale, il candidato premier, Antonio Tajani – che come svela Berlusconi, ospite a Matrix, ha sciolto la riserva e si è detto disponibile a guidare il Paese – spiega che “qualunque sarà” il prossimo governo, esso “dovrà imprimere una svolta” nelle relazioni con l’Unione europea.
“Abbiamo la speranza di poter raggiungere la maggioranza alla Camera e al Senato per formare un governo solido di cui il Paese ha tanto bisogno”, spiega Silvio Berlusconi all’evento con i suoi alleati. “Vincerà la coalizione di centrodestra composta da questi quattro eroi che vedete seduti a questo tavolo”. E dopo le sue parole dalla platea si è alzato il coro dei giovani di FI “un presidente c’è solo un presidente”.
Sulla solidità punta anche Meloni, che racconta di un’altra rara volta in cui i leader si riunirono, a Catania. “Lo abbiamo chiamato il Patto dell’arancino, e ci ha portato bene perché poi ha vinto Musumeci”, ha detto Meloni. Oggi, “visto che siamo a Piazza di Pietra, c’è da augurarsi che questa coalizione la stessa forza, la stessa struttura che ha la pietra”, chiosa la leader di Fratelli d’Italia. Per sopire le voci di un possibile accordo per larghe intese tra Partito democratico e Forza Italia, Berlusconi ha garantito “lealtà assoluta”, promettendo poi: “Saremo la forza di aggressione contro tutto quello che di male ha fatto la sinistra”.
E ancora: i programmi di centrosinistra “sono incompatibili con i nostri”, e “tutti noi, più volte e pubblicamente, abbiamo preso l’assoluto impegno di non aprirsi a coalizioni con altri partiti, con inciuci, anche se non prendessimo abbastanza voti per governare”. “Quindi alla fine siamo riusciti a fare la manifestazione anti-inciucio!”, replica con una battuta Meloni, che aveva chiesto agli alleati di partecipare ad un apposita manifestazione per impegnare tutti ad evitare voltafaccia post-voto.
Ognuno dei 4 leader del centrodestra era seduto sotto ad un enorme simbolo del loro partito. Il leader di Forza Italia, comunque, mantiene un ruolo da mattatore: indossa i panni di anchorman, scherza con Salvini facendo finta di asciugargli il sudore sulla fronte, prova ad abbottonargli la giacca, ma l’alleato la vuole tenere aperta. E non sono mancate le battute. Berlusconi ha raccomandato alle signore: “Picchiate prima il marito e dopo andate a votare. Così si sono sfogate e votano per noi…”. Giorgia Meloni l’ha subito corretto: “Attenzione, se le donne picchiano il marito poi quello è arrabbiato e vota M5S”.