Una Lazio in piena emergenza (soltanto tra i titolari mancano Immobile, Luis Alberto, Lucas Leiva, Lazzari e Strakosha) ottiene un altro punto prezioso in Champions League pareggiando nel finale in Russia contro lo Zenit.
E’ ancora una volta Caicedo, match winner nel rocambolesco successo in campionato contro il Torino, a salvare la squadra di Inzaghi, dopo una partita di estrema sofferenza. Dopo quello contro il Bruges, l’1-1 di San Pietroburgo permette infatti ai biancocelesti – ancora imbattuti in Europa – di tenere distanziati i russi, che hanno accarezzato a lungo il colpaccio. Al giro di boa, la Lazio dovrà affrontare le rivali Bruges e Zenit all’Olimpico nella lotta per il passaggio del turno. Ecco perché i due pareggi raccolti in trasferta, tra mille difficoltà, potranno tornare utili lungo il cammino in coppa verso la qualificazione agli ottavi.
Inzaghi lancia in attacco la coppia Muriqi-Correa, sugli esterni tocca a Fares e Marusic, mentre dietro l’unico punto fermo è Acerbi, con il reparto completato da Hoedt e Patric. A parte un pericolo iniziale con un calcio d’angolo di Correa, la cui traiettoria velenosa si spegne sull’esterno della rete, il primo tempo non regala grossi sussulti. Muriqi ci prova un paio di volte, una da fuori area e una di testa, ma non riesce a inquadrare lo specchio della rete. I padroni di casa non fanno più di tanto ma poco dopo la mezzora passano in vantaggio. Dzyuba fa il bello e il cattivo tempo nel cuore dell’area di rigore e di testa fa da sponda per l’inserimento vincente di Erokhin, che da due passi non sbaglia.
Nella ripresa Inzaghi cerca di dare la scossa, inserendo prima Caicedo per Muriqi e poi Pereira per Fares, per una Lazio a trazione anteriore. I biancocelesti si sbilanciano e i russi vanno vicini al colpo del ko con il neoentrato Mostovoy, che brucia Hoedt ma calcia sull’esterno della rete. I biancocelesti ci provano senza troppa convinzione ma al 37′ Caicedo trova il guizzo giusto: cross di Acerbi e girata decisiva dell’ecuadoregno. Nel finale entrambe le squadre hanno l’occasione per vincere: la Lazio con Milinkovic-Savic, il cui tiro dal limite si spegne sul fondo, lo Zenit con un gol di Mostovoy (dopo un errore dello stesso Milinkovic) annullato dal Var per fuorigioco. Questa Lazio non muore mai, aspettando il rientro degli assenti. E la classifica del girone continua a sorridere.