Comunque vada, la data del 18 settembre è destinata a entrare nella storia dell’Atalanta. La Dea approda all’Università del calcio e inizia il suo giro d’Europa da Zagabria, dallo stadio Maksimir, la casa della Dinamo. Per il debutto in Champions poteva andare peggio agli allievi di Gian Piero Gasperini, a sua volta esordiente nella massima competizione europea. La partita in Croazia però di quelle da non sbagliare, per alimentare l’entusiasmo in vista delle più complicate sfide contro Shakhtar Donetsk e Manchester City e per iniziare con il piede giusto l’avventura in coppa.
Il successo ottenuto sul ‘gong’ contro il Genoa ha ulteriormente caricato gli orobici in vista della trasferta croata. A cui l’Atalanta arriva con lo stupore e la magia della prima volta unita alla consapevolezza del lavoro fatto per arrivare fin qui. “Abbiamo la curiosità e la fiducia di poterci confrontare in questa manifestazione e vedere cosa siamo capaci di fare – ha evidenziato Gasperini nella conferenza stampa della vigilia – In questo momento prevale la voglia di affrontare questi avversari, abituati a giocare la Champions, per vedere le nostre capacità e la nostra crescita. Questo è lo spirito con cui affrontiamo questa manifestazione”. Gomez e compagni scenderanno in campo senza paura o timore reverenziale. “Cercheremo di portare il nostro gioco e le nostre idee in Europa – ha sottolineato il ‘Papu’ – Dall’arrivo di Gasperini è cambiato qualcosa, la mentalità soprattutto perché la società ha sempre lavorato bene. C’è stata una crescita incredibile. La cosa migliore è che non vogliamo fermarci qui”.
La Dea si presenta nelle migliori condizioni psicofisiche al debutto in Champions. In campionato è arrivata una vittoria che ha aggiustato la classifica dopo lo scivolone con il Torino, per una squadra che si presenta al gran ballo della Champions al completo. Muriel incluso. “Sta bene, stamattina si è allenato regolarmente – ha rivelato Gasperini – Non vogliamo rischiare niente però siamo abbastanza fiduciosi sul fatto che possa essere disponibile”. Un’arma in più su cui contare per un match che potrebbe già indirizzare parzialmente il girone. “E’ un girone di sei partite, è una partita importante per tutte le squadre ma non è di sicuro decisiva – ha sottolineato l’allenatore dei lombardi – L’impatto iniziale può dare subito la misura delle nostre possibilità, però non è determinante. In Champions ci sono solamente squadre forti, leader nei propri paesi. Le affronteremo con quelle che sono le nostre caratteristiche. Di sicuro non siamo arrivati qui per snaturare il nostro modo di giocare”. Dopo aver incantato in Italia il pensiero stupendo di Gasperini è quello di impressionare anche l’Europa.